"Più gioco, meno azzardo": è il titolo del progetto del servizio dipendenze (Ser.D.) della zona distretto Valtiberina della Asl Toscana Sud Est finalizzato ad ampliare e strutturare il sistema di intervento locale sulle dipendenze comportamentali. L’iniziativa si concentra sul gioco d’azzardo patologico e mira a sensibilizzare la comunità, a prevenire situazioni di rischio e a promuovere percorsi di protezione per le fasce più vulnerabili della popolazione. "Abbiamo venti persone seguite, equamente suddivise fra uomini e donne – dice il dottor Marco Baldi, responsabile del Ser.D. Valtiberina – e la fascia di età più rappresentata è quella compresa fra i 25 e i 50 anni, con anche due persone anziane. Lotto e Gratta e Vinci i giochi per i quali la mania è compulsiva, ma ci sono anche le carte; il rischio è quello di cadere in delicate situazioni economiche, ipotecando la casa e magari ricorrendo agli usurai. Ma il fenomeno è più ampio dei numeri appena evidenziati, quindi invitiamo le persone interessate a contattarci e a chiedere il nostro aiuto senza alcun timore o vergogna, nella certezza che la loro privacy sarà garantita".
Finanziato dalla Regione Toscana, il progetto si sviluppa attraverso azioni mirate a diversi target. Per i giovani saranno promossi laboratori creativi e un temporary shop itinerante che aiuterà a distinguere tra gioco sano e azzardo, enfatizzando i benefici del primo e i pericoli del secondo. Adulti e anziani saranno invece coinvolti in incontri pubblici e percorsi di supporto alla genitorialità per incrementare la consapevolezza e migliorare le capacità educative rispetto ai rischi legati al gioco d’azzardo patologico. Un punto di forza dell’iniziativa è il metodo della coprogettazione, che vede il coinvolgimento del terzo settore, delle istituzioni locali e di associazioni radicate nel territorio. Partner del progetto, che si svilupperà per l’intero arco del 2025, sono L’Albero e la Rua Società Cooperativa Sociale, il Teatro Stabile di Anghiari, Arci Arezzo e Fondazione Progetto Valtiberina, con il sostegno dell’Oratorio Pompeo Ghezzi di Sansepolcro e di Cgil e Uil, sezione Valtiberina.
Attraverso un tavolo di lavoro dedicato, gli operatori stanno collaborando per realizzare attività inclusive che rafforzino la rete sociale della Valtiberina, favorendo una risposta tempestiva ed efficace al fenomeno delle dipendenze comportamentali. "Il contrasto al gioco d’azzardo patologico è un obiettivo necessario da raggiungere a tutela della salute di tutti, soprattutto dei più giovani - sottolinea il dottor Giampiero Luatti, direttore della zona distretto della Valtiberina – e ringrazio tutti gli attori coinvolti in questa progettualità nata per incrementare strumenti a supporto del benessere della comunità".