
Impianti fotovoltaici, nuove regole. Patrimonio paesaggistico da tutelare
di Luca Amodio
Disciplinare gli impianti fotovoltaici. E’ la mozione che è stata approvata all’unanimità dal gruppo consiliare di maggioranza, Libera Castiglioni, nell’ultima assise a Palazzo San Michele. Il provvedimento, che è stato approvato all’unanimità, chiede alla Regione Toscana di disciplinare la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e gli agtivoltaici così da tutelare il patrimonio paesaggistico della Valdichiana. Nel dettaglio la mozione, chiede alla Regione sia di individuare sia degli "indicatori di non idoneità" delle aree utilizzabili ai fini degli impianti; che di inserire nelle aree di particolare pregio paesaggistico e rurale quelle censite nel registro nazionale dei paesaggi rurali delle pratiche agricole (così come già fatto dalla Regione Veneto). "La legislazione Nazionale in materia di agrivoltaico se non puntualmente definita dalla Regione, potrebbe comportare una proliferazione di questo tipo d’impianti sui terreni agricoli oggi utilizzati per le tradizionali colture ortofrutticole, vitivinicole o olivicole, che potrebbe far perdere la classificazione del territorio all’interno del Registro nazionale dei paesaggi rurali" spiega il vicesindaco Devis Milighetti. "Tale riconoscimento, attribuito al momento a solo 36 paesaggi in Italia, deve essere tutelato e salvaguardato – prosegue Milighetti – come previsto dal decreto del 28/10/2020nel caso in cui dovessero venire meno le proprie caratteristiche originarie può essere revocato e pertanto sia Valdichiana che su , è necessario, oltre che doveroso e strategico, mantenere una presenza qualificata in campo agricolo, incrementando ricerca e qualità delle produzioni, tramandando una cultura agricola e di cura e salvaguardia del territorio rurale favorendo anche l’occupazione giovanile e femminile". "Tale iniziativa di sensibilizzazione vedrà anche la sensibilizzazione degli altri comuni della Valdichiana al fine di tutelare il nostro paesaggio. L’agrovoltaico riscuote un crescente interesse nel nostro Paese in rifermento all’agenda 2030 per gli obbiettivi del piano nazionale integrato e per l’energia e il clima, ma bisogna cercare di mitigare e ridurre l’espansione di questi impianti perché c’è una mancanza attuale di una cornice normativa chiara e di linee guida precise per un equilibrato consumo del suolo" conclude l’assessore all’ambiente, Francesca Sebastiani.