
Impianto di depurazione di Casolino. Un progetto da 14 milioni di euro
Proseguono i lavori all’impianto di depurazione di Casolino a San Leo, gestito da Nuove Acque. Ieri ne è stato presentato lo stato di avanzamento. L’intervento, avviato nel luglio 2021, è suddiviso in tre differenti step. Il primo riguarda l’ammodernamento del sistema dei digestori anaerobici permettendo una stabilizzazione dei fanghi, la riduzione del contenuto di sostanze organiche volatili, del volume di fanghi trattati e la carica batterica, ottenendo fanghi più facilmente disidratabili e producendo biogas da valorizzare in energia termica. I lavori del digestore secondario sono già conclusi, bisogna aspettare primavera per quello primario. Il secondo step, più complesso, sarà ultimato a giugno e riguarda la copertura delle vasche e l’installazione dell’impianto di trattamento odori che, una volta collegato a tutte le sezioni della struttura, consentirà un abbattimento e mitigazione delle emissioni odorigene diffuse, rendendo l’impianto integrato con l’ambiente circostante. Il terzo lotto, al momento in fase di esame per la relativa aggiudicazione, interesserà l’impianto di essiccamento di nuova generazione. I lavori inizieranno a gennaio e si protrarranno fino a fine dicembre 2025. Con il nuovo essiccatore sarà possibile ridurre il volume dei fanghi prodotti nel territorio gestito da Nuove Acque. Il progetto complessivo prevede un investimento di 14milioni di euro, di cui 8,2 milioni con fondi del Pnrr. "Con questi lavori si dimostra l’attenzione della società non solo all’adduzione ma anche, e soprattutto, alla depurazione in un ciclo aziendale-economico che si fonda appieno nel ciclo di vita del prodotto idrico trattato", ha spiegato il presidente Nuove Acque Carlo Polci.