Imprenditoria etica al Parco: c’è il progetto

PRATOVECCHIO Progetto di imprenditoria etica nel Parco delle foreste casentinesi. L’azienda Freschi&Vangelisti ha firmato un accordo con Federparchi per rendere possibile...

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Progetto di imprenditoria etica nel Parco delle foreste casentinesi. L’azienda Freschi&Vangelisti ha firmato un accordo con Federparchi per rendere possibile un regime di tutela per la foresta di faggio del Monte Falterona, alle sorgenti dell’Arno. L’azienda casentinese si prenderà cura di trenta ettari di foresta. "Siamo consapevoli che ogni attività umana ha un’impronta sugli ecosistemi che ci circondano – dicono Denise e Stefano dell’azienda Freschi & Vangelisti – Ma quello che abbiamo deciso di fare non è una banale o discutibile azione di pareggio o compensazione, bensì un gesto concreto di tutela della porzione di una faggeta che si trova in un luogo iconico dell’area protetta, con la speranza che questa faggeta possa diventare grande e fiorente. Quello che stiamo facendo, in poche parole, non è finanziare un progetto green altrui senza cambiare il nostro sistema produttivo interno, ma un valorizzare una politica aziendale che, con le sette certificazioni ottenute, cerca di produrre in modo etico e sostenibile". Da qui anche l’adesione al progetto.

"Le antiche Faggete del nostro Parco sono già Patrimonio dell’Umanità Unesco – continuano i titolari dell’azienda casentinese – e sono, come abbiamo potuto approfondire, un libro di preistoria vivente poiché si sono diffusi sul nostro pianeta alla fine dell’ultima era glaciale. Ci sentiamo in dovere di dare un’opportunità a questi boschi, di farli crescere ancora". Soddisfatto il presidente di Federparchi e dello stesso Parco Luca Santini: "Il Parco nazionale è un’eccellenza mondiale in termini di tutela della biodiversità forestale e il progetto con Freschi&Vangelisti aggiunge un tassello a dimostrazione di quanto sia importante la cooperazione con tutti i soggetti presenti nel territorio. La tutela della biodiversità è ormai un valore aggiunto non solo per la conservazione, ma anche per lo sviluppo sostenibile e il benessere delle comunità".

Sonia Fardelli