REDAZIONE AREZZO

"In Africa aiutiamo le persone a costruire il futuro"

Sono venuti a trovarci a scuola primaria il presidente dell’associazione Pole Pole, Romeo Maestrini, infettivologo, insieme al volontario Sergio Papini....

I rappresentanti di Pole Pole con gli alunni

I rappresentanti di Pole Pole con gli alunni

Sono venuti a trovarci a scuola primaria il presidente dell’associazione Pole Pole, Romeo Maestrini, infettivologo, insieme al volontario Sergio Papini.

Come è nata Pole Pole?

"Nel 1988 una pediatra aretina in pensione, Anna Maria Bartolomei, andò in Africa contattata da un frate missionario per allestire un ospedale per bambini con handicap motori. Nel 2007 nacque ad Arezzo l’associazione Pole Pole, che in Swahili, la lingua dell’Africa centro orientale, significa ’piano,piano’".

Come vi finanziate e chi sono i volontari?

"Finanziamo i nostri progetti attraverso le donazioni e con il 5x1000, i volontari sono rappresentati in gran parte da personale sanitario in pensione, che utilizza risorse proprie per andare in Africa e pagare il viaggio".

In quali paesi operate?

"In questi ultimi anni operiamo in Tanzania, nelle aree rurali, prima anche in Ciad, ma ora non è più possibile per la guerra".

Cosa fate in Tanzania?

"Abbiamo provveduto alla costruzione di scuole, ostelli per studenti, pozzi per l’acqua, cisterne e generatori di elettricità per le scuole. Forniamo attrezzature mediche per gli ospedali e formiamo il personale sanitario. Noi forniamo le risorse e poi diamo lavoro alle persone del luogo".

Cosa provate in Africa?

"L’Africa ti prende il cuore, ti fa capire ciò che è importante nella vita. Spesso ci preoccupiamo per sciocchezze, mentre in Africa scopri ciò che conta veramente".