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L'associazione "16 luglio" critica la Giunta di centro destra di Arezzo per trasformare la città in un "mangificio" consumista, minando la qualità della vita e snaturando il tessuto economico e culturale.

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L'associazione "16 luglio" critica la Giunta di centro destra di Arezzo per trasformare la città in un "mangificio" consumista, minando la qualità della vita e snaturando il tessuto economico e culturale.

1 "La città con le giunte di centro destra perde progressivamente la propria storia e si trasforma in un supermercato di consumi, o come dicono i più informati un "mangificio"" così l’associazione "16 luglio" in merito alle scelte culturali della Giunta in carica. "Arezzo ha perso altri 10 posti nella classifica delle migliori città per "la qualità della vita". Chiudono i negozi storici e aprono le multinazionali. Anziché difendere i residenti, gli artigiani, le botteghe di prossimità, i mestieri e le nostre aziende si fanno i Mercati di Natale che aiutano a snaturare la nostra città, non solo non favorendo il turismo di qualità, ma contribuendo a distruggere il nostro tessuto economico e alimentando un turismo mordi e fuggi senza particolari e rilevanti ritorni. Eventi che rendono difficile la vita dei residenti che finiscono per lasciare i centri storici. Ad una politica di valorizzazione dei nostri patrimoni, si preferiscono annunci ed eventi consumistici e occasionali. Ma le giunte di centro destra hanno preferito l’omologazione ai prodotti dell’industria culturale globalizzata. Solo ed esclusivamente consumismo, senza ritorno né economico né tantomeno civile e culturale. Basti pensare che la Mostra su Giorgio Vasari è concomitante ai Mercatini Tirolesi, come dire che dall’alluvione di gente qualcuno andrà anche da Vasari. Confondendo la qualità del turismo e secondo noi svilendo il Vasari a " strillone" dei mercatini di Natale".