
In Duemila a Cavriglia per Ascoltare Vecchioni: Dai Brani Storici all'Ultimo Album
Un bagno di folla, tanti applausi e una serata da ricordare per Cavriglia. La porta del Chianti ha ospitato giovedì sera uno degli artisti italiani più amati e apprezzati, un poeta della musica nazionale, Roberto Vecchioni, protagonista di un concerto nella centralissima Piazza Berlinguer. All’iniziativa, firmata da Materiali Sonori, dal Comune e dal Comitato Festeggiamenti per il Perdono e inserita all’interno del cartellone del festival Orientoccidente, hanno risposto quasi in 2000. Il cantautore milanese, che prima dell’inizio dello spettacolo ha ricevuto dai dirigenti dell’Inter Club Valdarno una maglietta dell’associazione, per omaggiare e rimarcare il suo amore per i colori nerazzurri, ha incantato la platea con tante canzoni del suo vasto repertorio. Ha iniziato con un brano dedicato ad Alex Zanardi, scritto con Francesco Guccini, "Ti insegnerò a volare", che fa da apripista dell’album "L’infinito" pubblicato a novembre 2018. Poi tanti capolavori, da "Samarcanda" a "Luci a San Siro", forse il pezzo più famoso della discografia di Vecchioni. Sul palco, insieme a lui, Roberto Gualdi alla batteria, Antonio Petruzzelli al basso, Lucik Fabbri a tastiere, pianoforte e chitarre e l’inseparabile Massimo Germini alla chitarra acustica. Prima di ogni canzone, l’artista ha voluto introdurre il brano che avrebbe regalato ai 2mila di piazza Berlinguer, che hanno gradito con tanti applausi. E’ insomma stata un’immersione di due ore e mezza nella grande cultura di un uomo che ha insegnato per quarant’anni latino e greco ai ragazzi del liceo, e che vuole continuare a insegnare la bellezza e l’amore per la vita, tra monologhi, le sue canzoni più celebri e aneddoti, tra racconti di vita e citazioni dei grandi poeti del passato.
La scelta di dedicare una serata all’interno delle Feste del Perdono ad un artista del calibro di Vecchioni non è, ovviamente, casuale, ma è stata fortemente ponderata e voluta per coinvolgere un pubblico variegato ed ampio, capace di apprezzare non solo la musica, ma anche le parole ed il loro significato. Insomma, una serata memorabile e uno dei tanti eventi culturali che in questi anni hanno consentito a Cavriglia di crescere anche da questo punto di vista. Perché la musica è cultura. Intanto proseguono i festeggiamenti del Perdono, organizzati da un comitato attivissimo guidato da Gabriele Parti e formato anche da molti giovani che si mettono al servizio della comunità.
Marco Corsi