"La pace si costruisce con la presenza, con l’esserci. E allora il fatto che ci siano qui tanti giovani chiamati a partecipare a questa marcia è il segno della volontà di esserci e di portare ognuno il suo contributo". Così il Vescovo Andrea Migliavacca alla marcia organizzata dalla Rete Aretina Pace e Disarmo.
L’appuntamento ha preso il via alle 18.30 quando da piazza San Jacopo ha preso il via il lungo cordone a cui hanno aderito centinaia di persone dirette verso il Duomo con striscioni e fiaccole in mano. "Disarmiamoci - Unica via per la Pace" è lo slogan dell’iniziativa promossa dalla rete che accomunerà associazioni, movimenti e società civile per lanciare un condiviso messaggio contro ogni forma di guerra e violenza. Tra i presenti e promotori anche l’Acli: "Un’occasione per far crescere la cultura della pace ad Arezzo, vogliamo ripetere il successo di anno scorso senza alcuna strumentazione", dice Giuseppe Giorgi delegato pace Acli.
"In questo momento abbiamo voluto mettere in piedi un occasione per affermare la nostra visione e convinzione per la pace, chi è qui vuole condividere questa idea forte", spiega Roberto Secci, coordinatore della Rete aretina pace e disarmo.
Il percorso ha attraversato strade e piazze del centro cittadino, in cui sono stati esposti simboli quali la stoffa bianca al braccio per esprimere vicinanza a tutte le vittime della violenza, la luce delle candele per testimoniare l’impegno personale di ogni cittadino e la bandiera arcobaleno della pace, mentre il silenzio che ha accompagnato i passi del cammino sarà un omaggio e un ricordo alle vittime delle guerre di ieri e di oggi.
A rappresentare il comune la vice sindaco di Arezzo Lucia Tanti: "La pace è un diritto un dovere che mette insieme tutti gli uomini e le donne libere, non ha colore politico. grande prova di maturità quella di dire pace tutti insieme. E il Comune di Arezzo è un Comune di pace".
Un contributo alla marcia è stato donato dall’artista Andreina Carpenito che ha realizzato un grande mosaico dedicato alla pace, inoltre un ulteriore momento tra musica e riflessione è andato in scena davanti alla cattedrale con un recital di canzoni del Michela Ferri Duo e del coro multietnico della parrocchia di San Donato. "A me fa piacere esserci come segno di presenza della nostra chiesa e Diocesi, a nome di tutti i cristiani che vogliono la pace", conclude Vescovo Andrea, insieme ai giovani in marcia.