
Nonostante la pioggia sono stati circa 700 i partecipanti nel weekend. Il percorso sulla salita del Giro d’Italia, e per i bambini la gara al Prato. .
Nelle previsioni della vigilia l’edizione 2025 de L’Ardita doveva essere quella dei record ed invece, come confermano anche gli organizzatori, alla fine il meteo con le varie allerte e bollettini dei giorni precedenti ha frenato la ciclostorica. Frenato ma fino ad un certo punto però. Giusto per parlare di numeri ecco che in due giorni almeno 700 persone hanno preso parte ai percorsi, agli eventi messi in calendario.
Già perché L’Ardita è anche la mostra scambio che si è tenuta in Piazza Grande tra sabato e domenica, dedicata ai velocipedi storici, ricambi e accessori, oltre alla presentazione delle ultime novità del settore. Qui i visitatori hanno avuto la possibilità di confrontarsi appunto con gli appassionati del settore. Sabato poi sono stati oltre 400 i partecipanti all’Arezzo Gravel, l’appuntamento riservato per tradizione al cicloturismo che ha richiamato l’attenzione anche di tanti aretini oltre ai partecipanti.
E sempre nel cuore del centro storico, più precisamente al Prato è andata in scena la prima edizione de L’Arditina riservata ai bambini. Su iniziativa degli organizzatori in collaborazione con la Fiab ecco un percorso al Prato studiato per i più piccoli per prendere confidenza con la bici e soprattutto divertirsi. Un appuntamento preceduto venerdì dall’aperitivo degli arditi, proseguito sabato pomeriggio con "Senza freni", un evento con grandi campioni del passato.
Ma come confermano gli organizzatori un grande fascino lo ha riservato soprattutto la ciclostorica dell’Alpe di Poti per velocipedi d’epoca che si è tenuta appunto nella giornata di ieri, con i partecipanti impegnati nell’affrontare la celebre salita del Giro d’Italia 2016 e protagonista di molte gare importanti negli anni ‘70 e ‘80.
E a proposito di percorsi il 2025 ha portato in dote una novità. Oltre al tracciato "Gourmet", lungo 30 km e ideale per chi desiderava un’escursione tranquilla in bicicletta, scoprendo le bellezze del territorio e gustando le sue specialità culinarie, ecco il "Classico" di 50 km, più impegnativo, fino a Subbiano. A questo si è aggiunto un nuovo tracciato di 65 km, che includeva la sfida dell’Alpe di Poti. Il percorso principale è rimasto comunque "L’Ardita", con i suoi 80 km e la cronoscalata dell’iconica Alpe di Poti, per i ciclisti più esperti in cerca di una vera sfida.
Matteo Marzotti