Viaggio turbolento in un treno regionale. Parte da Firenze ma non arriva mai a destinazione: la stazione di Arezzo. Cosa è successo? Una donna è salita a bordo del treno senza biglietto e alla richiesta del controllore di fornire le generalità si è rifiutata. È seguita la lite e i successivi controlli per identificarla si sono prolungati a tal punto che il treno non è mai arrivato allo scalo aretino dove era atteso.
È accaduto il 24 aprile, nel primo pomeriggio, sul regionale partito da Santa Maria Novella e diretto ad Arezzo. Il controllore chiede ai passeggeri di presentare il biglietto di viaggio. Arriva a fianco del posto in cui è seduta una donna nigeriana, che più tardi si scoprirà avere 27 anni ed essere incensurata. "Il biglietto prego" chiede il controllore ma lei non ce l’ha. A questo punto le viene chiesto di fornire le generalità per stilare il verbale con la sanzione prevista in questi casi. La donna si oppone, fermamente e scatta la discussione.
Il convoglio viene fatto fermare a Pontassieve. Nel frattempo erano già stati informati i carabinieri e sul treno intervengono quelli della stazione di Pelago. Riescono a identificarla, nonostante fosse sprovvista di documenti. I tempi per risalire all’identità si sono prolungati; così il convoglio ha accumulato un notevole ritardo, conseguenza del quale è avvenuta la cancellazione della corsa. Il treno, anziché proseguire per Arezzo, ha fatto rientro al deposito. Non sappiamo se a bordo ci fossero aretini diretti a casa e se così fosse, è chiaro il disagio, che vale anche per tutti gli altri viaggiatori. Per la nigeriana è scattata la duplice denuncia: interruzione di pubblico servizio e violazione delle facoltà e obblighi sul soggiorno in Italia. Ga.P.