Non ci ha pensato due volte quando ha visto in televisione quello che stava accadendo a Valencia. Giusto il tempo di contattare due amici spagnoli per chieder loro di cosa avessero bisogno e ha preparato tutto: una raccolta di beni di prima necessità da portare ad Albal, comune di 14mila abitanti della comunità autonoma di Valencia, uno dei territori più colpiti dal disastro ambientale di questi giorni che mietuto oltre 200 vittime. "È una città che amo, ci sono stato per la prima volta a 25 anni e da allora ci torno spesso con tutta la mia famiglia, il mio bambino già la ama come me". Sono le parole di Christian Dell’Avanzato, la cui foto ieri è salita tra i post più celebri di Sei di Arezzo se, il popolarissimo gruppo in cui il 33enne aretino ha deciso di far partire il suo appello.
"Sto organizzando un viaggio per portare beni di prima necessità a Valencia, in Spagna", ha scritto. Nel giro di poco i messaggi di sostegno si sono diffusi velocemente: oltre un centinaio gli utenti social che hanno risposto presenti all’appello in rete, senza considerare quelli che gli hanno scritto in privato. Una catena di solidarietà che anche stavolta conferma che Arezzo ha un grande cuore.
"Sono in contatto con alcuni amici spagnoli, a loro volta a contatto con il municipio che li sta informando di quello che serve in zona". Ed ecco la lista degli oggetti che occorrono e che ognuno può consegnare: "Materiali da lavoro; stivali e guanti; alimenti a lunga conservazione per bambini piccoli, anche latte in polvere; qualche gioco poco ingombrante, vestiti per anziani, coperte e cibo per gatti e cani. Niente denaro, non sapremo a chi darlo e poi ci sono degli Iban istituzionali per questo", ci dice Christian.
"Il punto di ritrovo sarà allo stadio di Arezzo nei locali dell’ex centro medico, dalle ore 9 alle 20 di lunedì prossimo. Già martedì saremo in viaggio", continua il 33enne che ieri ci dice di esser stato sommerso da chiamate di aretini che volevano unirsi alla causa. "Ho la fortuna di potermi organizzare del lavoro quindi parto volentieri, purtroppo arriveremo, scaricheremo e ri-partiremo perché ognuno di noi ha i suoi impegni familiari", ci racconta, "ma è una di quelle cose che voglio fare perché è una città che mi ha dato molto, ci sono stato anche anno scorso, e poi fin da piccolo ho fatto volontariato nella Misericordia e so quanto è bello aiutare il prossimo. Quella che ho visto da Arezzo è stata una bellissima risposta".