
I passanti, alla vista dell’auto hanno immediatamente avvertito i sanitari del 118
È vivo per miracolo un trentenne, residente a Castelfranco di Sopra, vittima di un gravissimo incidente con la sua auto nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 marzo, attorno alle 3, lungo la strada provinciale 9 che da Montalpero porta a Faella nel comune di Castelfranco Piandiscò. Un impatto violentissimo tra la sua Jeep Renegade e un albero, all’interno della quale era presente soltanto l’uomo che è rimasto incastrato tra le lamiere fino all’arrivo dei soccorsi, chiamati da due passanti che, accortisi di un’autovettura distrutta sul ciglio della strada, hanno pensato bene di controllare se fossero presenti al suo interno delle persone e, una volta vista la presenza di un uomo, hanno immediatamente avvertito i sanitari del 118 che sono giunti sul posto con l’auto infermieristica del Valdarno, la Misericordia di San Giovanni, i vigili del fuoco oltre alle forze dell’ordine per i rilievi di legge.
La dinamica dell’incidente è al vaglio delle autorità competenti, sembra abbia fatto tutto da solo ma le cause, ancora, non sono certe; un colpo di sonno piuttosto che una distrazione o un malore sono le più probabili assieme alla velocità del mezzo che, a quanto rilevato, subito dopo una curva, pare fosse piuttosto sostenuta. Non è un caso, infatti, che il motore del Renegade sia stato trovato pochi metri più in là a testimonianza di un impatto talmente violento che, soltanto per un colpo di fortuna, non ha comportato conseguenze tragiche. Aveva regolarmente allacciato le cinture di sicurezza che, alla resa dei conti, gli hanno in pratica salvato la vita.
Non è stato un’operazione semplice estrarre l’uomo dall’auto, molto importante sotto questo punto di vista il lavoro dei pompieri del distaccamento di Montevarchi che, tra le urla del trentenne che accusava forti dolori nella zona lombare, una volta estratto dalle lamiere è stato immobilizzato sulla tavola spinale e consegnato ai sanitari che lo hanno, subito dopo, portato con l’ambulanza in codice tre all’ospedale fiorentino di Careggi dove si trova tuttora ricoverato per le varie fratture, tra cui quella del femore, che lo costringeranno a un lungo periodo di degenza ospedaliera oltre che a una specifica riabilitazione per poter tornare alla vita di tutti i giorni. Ma, come detto, poteva andargli davvero peggio soprattutto se non fossero stati avvertiti, in maniera praticamente tempestiva, i soccorsi che hanno permesso di poter dare allo sfortunato protagonista del sinistro tutte le cure del caso.
È una strada maledetta questa che porta nell’abitato di Faella, nel corso degli anni si sono registrati più volte dei gravi incidenti di auto e moto e solo nel luglio del 2024 anche un decesso, proprio sulle due ruote, del 59enne Fabrizio Falugi che in sella alla sua moto, probabilmente per un sorpasso azzardato, ha centrato frontalmente un’auto che stava girando verso il paese cadendo rovinosamente a terra, impattando fortemente il suolo con la testa morendo, poi, poche ore dopo all’ospedale delle Scotte di Siena dove era arrivato tramite l’Eli soccorso Pegaso in condizioni disperate.