REDAZIONE AREZZO

Incidente sul lavoro alla fattoria La Vialla: operaio in prognosi riservata

Un operaio di 40 anni è in prognosi riservata dopo essere rimasto schiacciato da una pressa alla fattoria La Vialla.

Il pegaso ha trasferito il paziente a Siena

Il pegaso ha trasferito il paziente a Siena

Rimane ricoverato in rianimazione con prognosi riservata l’operaio che ieri l’altro è rimasto schiacciato da una pressa mentre stava lavorando con alcuni barattoli di pomodoro. Le sue condizioni sono stabili ma ancora non è fuori pericolo di vita. Rimane la paura dopo l’incidente alla fattoria La Vialla di Castiglion Fibocchi. L’uomo ha 40 anni, una moglie e un figlio piccolo, è originario dell’Aquila ma dal 2019 vive ad Arezzo dove è molto conosciuto e dove lavora.

Erano le 10 di mattina di mercoledì quando le ambulanze hanno raggiunto lo stabilimento in località Meliciano dove ha sede l’azienda, una realtà da centinaia di dipendenti, che produce oltre a olio e vino anche prodotti alimentari.

E per l’appunto stava imbottigliando una passata al pomodoro il quarantenne che è rimasto incastrato con il torace e l’addome in una specie di pressa. Ancora oggi i contorni di quel che è accaduto sono da ricostruire. La certezza è però che l’operaio ha riportato ferite gravissime: è rimasto anche senza ossigeno e ciò potrebbe aver causato anche seri danni celebrali.

Ma dalle Scotte di Siena i medici non si sbilanciano, l’unico fatto certo è che quando è arrivato le sue condizioni erano critiche. Ed è per questo che i sanitari che sono sono arrivati lo hanno sottoposto ad una tracheostomia, un’operazione chirurgica di emergenza che con un’incisione sul collo permette di creare una via di passaggio per l’ossigeno ai polmoni.

Le sue ferite erano però troppo gravi e per questo è stato quindi è stato necessario il trasferimento a Siena con il Pegaso. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri con il personale della Prevenzione igiene e sicurezza sul lavoro dell’Asl. Presenti anche i vigili del fuoco del comando di Arezzo che però quando sono arrivati hanno trovato la vittima che già era stata estratta.

Al lavoro sono quindi i tecnici dell’azienda sanitaria, chiamati a stabilire le cause dell’incidente, che dalle primissime indiscrezioni non sembrerebbe tirare in ballo la responsabilità di terzi.

Al momento però è solo un’ipotesi e a fare chiarezza ci penserà la procura di Arezzo che ha aperto un fascicolo per ravvisare le eventuali responsabilità penali nell’ennesimo incidente sul lavoro in provincia.

Parametro per altro, quello sulla sicurezza sul lavoro, che ci vede tra i peggiori dello stivale con 19 casi di morti, o infortuni con inabilità permeante a seguito del sinistro, ogni 10mila occupati. Siamo terzultimi in Italia per quanto riguarda le morti bianche.