AREZZO "Medio Etruria è opera puntuale, garantisce oltre mezzo miliardo di euro di indotto e genera sviluppo economico per tutti i territori coinvolti". All’indomani del consiglio straordinario congiunto che ha visto, tra gli altri, la partecipazione delle più rappresentative categorie economiche aretine, il comitato Stazione Alta Velocità Arezzo risponde a Confindustria che in quell’occasione non ha dato un deciso appoggio al progetto di Medio Etruria. In sala dei Grandi l’associazione degli industriali ha infatti chiesto "uno studio su basi tecnico-scientifiche e di garantire alla Stazione di Arezzo le attuali fermate dei treni ad alta velocità ed incrementate le stesse almeno di una ulteriore di coppia di treni". "Potenziare la stazione di Arezzo è opzione di brevissimo periodo perché gli alti costi equivalgono all’ammortamento trentennale di una stazione AV e gli stessi non garantiscono, negli anni a venire, il collegamento veloce con il resto d’Italia e d’Europa" spiega il presidente di Sava, Matteo Galli. Che poi insiste sul merito tecnico, "con la scientificità degli approfondimenti portati avanti in un triennio e la rilevanza delle ricadute economiche per il territorio". "Proprio i rappresentanti della consulta degli studenti in Sala dei Grandi hanno chiesto la realizzazione di Medio Etruria per, finalmente, rendere Arezzo una città del futuro e non rimanere incastrati nel passato come lo siamo stati almeno dal 2014 ad oggi". "Il comitato Sava - conclude il presidente - resterà costruttivo, ma sollecito di fronte alle necessità di quasi diecimila pendolari e di tutti i territori coinvolti. Moltissime imprese, ancora, stanno chiudendo ed urgono risposte concrete, stabili e generazionali". Prima di tornare a Bruxelles, il presidente Galli ha nuovamente scritto a Fabrizio Bernini e ad Alessandro Tarquini, rispettivamente presidente e direttore generale di Confindustria Toscana Sud, auspicando la disponibilità ad un incontro fra Confindustria e la delegazione Sava.
Ga.P.