"Turni massacranti": rischio sciopero. Vertice dal prefetto per gli infermieri

Le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione per le condizioni di lavoro. Oggi il tentativo di conciliazione . Cullurà: "Pronti a tutte le forme di lotta, situazione drammatica"

Infermieri (foto di repertorio)

Infermieri (foto di repertorio)

Arezzo, 22 luglio 2024 – “I turni sono massacranti, non ce la facciamo più". Lo stato di agitazione dei sindacati Nursind, Nursing Up e Usb finiscono stamani sul tavolo del prefetto Maddalena De Luca.

Il tema si trascina da anni: i problemi di personale sono talmente gravi da non poter avere neanche una programmazione dei turni. Negli ultimi tempi gli infermieri vengono spostati da un reparto a un altro, anche nello stesso turno lavorativo per sopperire alla carenze, mentre all’orizzonte la assunzioni sono insufficienti a coprire i turni.

"I problemi maggiori riguardano le gravi carenze di personale, soprattutto Infermieristico e Oss – spiegano a una voce Claudio Cullurà di NurSind, Edgardo Norgini di Nursing Up e Stefano Corsini di Usb – che hanno raggiunto livelli allarmanti e si ripercuotono sulla qualità dell’ambiente lavorativo e delle cure".

"Si tratta – continuano i sindacalisti – di un mix che non consente una adeguata conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Inoltre registriamo ormai da troppo tempo una forte pressione lavorativa, la non certezza di adeguati recuperi e migliaia di ore e ferie arretrate accumulate anche con riferimento al mancato accordo sulla banca delle ore".

"Il tutto senza dimenticare il massiccio ricorso alle prestazioni aggiuntive per il mantenimento di un minimo livello di servizi, la sistematica riduzione degli schemi di servizio che abbassa pericolosamente la qualità delle cure, l’utilizzo sporadico del personale somministrato".

"C’è poi l’aspetto della non adeguata programmazione dei fabbisogni che, se da una parte risulta certamente insufficiente per il personale infermieristico, è totalmente sbagliata per quello Oss, dove sono previsti solamente sei ingressi nel corso del 2024" fanno ancora sapere i dirigenti sindacali.

Le denunce delle tre sigle riguardano anche la pericolosa e cronica mancanza del personale Oss, "che aggrava il lavoro di chi è già in personale, nonché al fatto che a sopperirne la carenza è sempre più spesso chiamato il personale infermieristico, generando fenomeni diffusi si dimensionamento", concludono Cullurà, Norgini e Corsini.

Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, sempre attenta alle questioni della sanità.

Stamani l’appuntamento per i sindacati a Palazzo del Governo con il prefetto De Luca per la procedura di conciliazione, con il rischio della proclamazione di uno sciopero in piena estate. Claudio Cullurà, segretario di Nursind, non si sbilancia sull’incontro: "È ancora presto per capire quali azioni mettere in campo ma siamo pronti a tutte le forme di lotta affinché questa drammatica carenza di personale non passi sotto silenzio".