LUCA AMODIO
Cronaca

Infermieri, salta lo sciopero d’estate: "Non ci fermiamo": resta l’agitazione

Dopo il vertice in prefettura i sindacati ragionano sulle prossime mosse: "Il tavolo non ci ha soddisfatto"

Infermieri, salta lo sciopero d’estate: "Non ci fermiamo": resta l’agitazione

Infermieri, salta lo sciopero d’estate: "Non ci fermiamo": resta l’agitazione

"Non abbiamo trovato un accordo: noi non ci fermiamo, ma lo sciopero rimane l’ultima spiaggia". Netto e coinciso. Così Claudio Cullurà, segretario di NurSind Arezzo, commenta la fumata nera di ieri dopo il vertice in prefettura tra le sigle sindacali e i vertici dell’azienda sanitaria. I tre sindacati che rappresentano la stragrande maggioranza degli infermieri aretini, NurSind, Nusing Up e Usb, avevano proclamato sabato scorso lo stato di agitazione e il conseguente tentativo di conciliazione in Prefettura. A qualche giorni di distanza le acqua non si sono calmate, anzi le posizioni tra gli interlocutori sono distanti anni luce.

"Mancano all’appello centinaia di infermieri e Oss, il cui numero e anche difficile da stimare, ma l’azienda si difende dicendo che rispetto al 2019 ci sono 156 infermieri in più, peccato che già allora ne mancavano altrettanti", spiega Claudio Cullurà.

I problemi che hanno spinto i sindacati a varcare il Rubicone sono più d’uno. Oltre alla carenza di personale, Claudio Cullura, Edgardo Norgini e Stefano Corsini, referenti delle tre sigle, denunciano "un mix di problemi che non consente una adeguata conciuliazione dei tempi di vita e di lavoro". "Registriamo da tempo una forte pressione lavorativa, la non certezza di adeguati recuperi e migliaia di ore e di ferie arretrate accumulate", ci spiegano.

Le prossime mosse? Nel risiko della contrattazione sindacale è da escludersi uno sciopero, o meglio: almeno per il momento. Ce lo garantisce Cullurà che ci dice: "Stiamo concordando insieme le prossime azioni, la gente e stanca e noi vogliamo garantire un diritto alla salute di qualità che in questo momento è a rischio - ci dice - se ci fermeremo? Assolutamente no, anzi continueremo la nosta lotta, rimane lo stato di agitazione ma lo sciopero rimane l’ultima spiaggia".