ANGELA BALDI
Cronaca

La scure dell’inflazione, persi 6 carrelli l’anno. Per l’80% degli aretini cala il potere d’acquisto

Ieri i risultati del convegno organizzato dalle Acli sull’impatto della tassa occulta sui redditi degli aretini. Analizzati i 730 eseguiti dallo stesso Caf Acli di Arezzo tra il 2019 e il 2023

Massimo Casucci, direttore Caf Acli di Arezzo

Massimo Casucci, direttore Caf Acli di Arezzo

Arezzo, 1 giugno 2024 –  Quanto pesa l’impatto dell’inflazione sui redditi delle famiglie aretine? Fino a 6 carrelli di spesa l’anno. E’ quello che emerge dai risultati di un convegno organizzato ieri dalle Acli che si è svolto nella Sala di Giustizia del Palazzo Vescovile di Arezzo. Sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta da Caf Acli e Iref finalizzata a fotografare le dinamiche reddituali e fiscali delle famiglie correlate ai recenti aumenti del costo della vita. Il rapporto è stato stilato considerando un campione anonimo di dichiarazioni dei redditi con modello 730 eseguite dallo stesso Caf Acli di Arezzo tra il 2019 e il 2023, con i dati del dichiarante che sono stati analizzati con riferimento anche alle ricadute sociali dovute da epidemie, guerre, alimenti, prestazioni sanitarie, mutui per la casa e spese per i figli. Lo studio analizza la perdita di potere di acquisto per tipologia familiare. Si nota come le famiglie aretine abbiano perso in media 5 carrelli annuali di spesa alimentare a causa dell’inflazione. Nel dettaglio la perdita va dai 570 euro (6 carrelli annuali) delle famiglie bireddito senza familiari a carico, ai 335 euro dei vedovi con carichi familiari (4 carrelli annuali), dove un carrello è equivalente a 90 euro.

"Il Caf Acli di Arezzo - spiega il direttore Massimo Casucci - completa ogni anno oltre diecimila dichiarazioni dei redditi che, nel rispetto del totale anonimato dei contribuenti, sono state analizzate per capire le evoluzioni delle dinamiche reddituali sul territorio e le situazioni di criticità. Il nostro compito, infatti, non è solo di fare il 730 ma anche di garantire assistenza umana e sociale per ascoltare storie e difficoltà delle famiglie. La recente inflazione è stata un duro colpo e, nel quadriennio interessato, solo il 21% dei contribuenti ha migliorato la propria condizione a fronte di un 79% che ha perso potere d’acquisto. Riteniamo dunque che questo rapporto possa fornire un’utile chiave di lettura dell’attuale situazione economica per avviare una riflessione seria e rigorosa anche in ambito politico per individuare proposte, servizi e soluzioni adeguate a portare un reale aiuto ai cittadini".

La tassa invisibile e regressiva, l’inflazione aumentata del 15,6% dal 2019 al 2022, ha eroso il potere di acquisto delle famiglie aretine, facendo perdere centinaia di euro annui. Si va dai -3.000 euro equivalenti delle famiglie bireddito senza familiari a carico, ai -900 euro delle famiglie monoreddito con carichi. Dal confronto tra il 2020 e il 2023 cosa emerge? I bireddito senza carichi dichiaravano 24.516 euro nel 2020, sono passati a 21610 nel 2023. I bireddito con carchi passati da 20556 a 18652, i single e coppie di fatto senza carichi dichiaravano 19805 nel 2020 e 18243 nel 2023. I separati divorziati senza carichi? Sono passati da 19484 a 17255. I single con carichi da 16206 a 14754 l’anno scorso. I separati o divorziati con carichi da 15170 a 13931. I monoreddito solo coniuge da 14608 nel 2020 a 12935 nel 2023. La media Caf Acli Arezzo passa da 19986 nel 2020 a 17872 nel 2023. Di norma, vivere nell’entroterra porta ad avere redditi più bassi rispetto ai centri economici, ma Arezzo va in controtendenza: nella provincia aretina, il differenziale di reddito mediano annuo tra aree urbane e aree interne è di circa 170 euro a favore delle aree interne.