Pronto soccorso "gettonatissimo", nella stagione di virus e batteri che corrono, con una media di 195 accessi al giorno. Livelli elevati nella stagione più a rischio, in quella dove persone si ritrovano alle prese non solo con l’influenza ma pure con la polmonite. Molti i casi nel mese dell’apice delle malattie respiratorie e a finire nelle sale dell’hub dell’emergenza sono anche le persone più giovani, con un fisico sano. È l’osservatorio più avanzato quello di Maurizio Zanobetti, al timone della struttura nuova di zecca, ora al test probante.
"Abbiamo un incremento degli accessi in queste settimane, tuttavia in linea con il trend nazionale. Sicuramente, in questo pediodo c’è una recrudescenza delle malattie da raffreddamento che hanno riportato i numeri degli ingressi al pronto soccorso su livelli importanti: la media giornaliera oscilla tra i 140 e i 195 accessi". Poi ci sono i giorni più "caldi" nei quali l’equipe di Zanobetti arriva a gestire anche duecento prestazioni nell’arco delle ventiquattro ore. Un tour de force tra malattie respiratorie, particolarmente ricorrenti tra coloro che arrivano al pronto soccorso per farsi curare, e i casi più gravi. Tuttavia non manca, nè accenna a diminuire il dato di sempre: oltre la metà degli accessi giornalieri nella struttura dell’emergenza, sono codici minori (4 e 5) che non hanno bisogno del pronto soccorso. "Vediamo un incremento di polmoniti, sia di origine virale che batterica e si è abbassata l’età dei malati: adesso vediamo persone tra i 30 e i 50 anni che hanno bisogno di terapie", spiega Zanobetti, anche ieri nella maratona no stop del pronto soccorso: "Una giornata impegnativa, come sempre, ma riusciamo a dare risposte a tutte le persone che si rivolgono al pronto soccorso".
Turni che mettono alla prova i professionisti dell’hub dell’emergenza, e tuttavia con risultati positivi rispetto alla richiesta. "Gran parte delle polmoniti vengono trattate con terapia antibiotica e il paziente che non ha criticità viene dimesso per proseguire la cura a casa". Il dato che fa impennare l’asticella dei casi sono le polmoniti di origine batterica: "In questa fase dell’inverno batteri e virus circolano in maniera diffusa, anche perchè gran parte di noi si trova per molte ore in luoghi al chiuso", osserva Zanobetti a fine turno. Ma oggi si ricomincia tutto da zero nell’open space alla E.R.