MARCO CORSI
Cronaca

Iniziativa sul bullismo a San Giovanni

Al Masaccio spettacolo per gli studenti realizzato dalla compagnia Aida di Verona.

L'evento a San Giovanni

L'evento a San Giovanni

Arezzo, 11 marzo 2025 – Al Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni, alla presenza del sindaco Valentina Vadi, è andato in scena nei giorni scorsi lo spettacolo teatrale “Ero un bullo”, tratto dall'omonimo libro di Andrea Franzoso e che ha coinvolto oltre 300 studenti delle classi Seconde e Terze della Secondaria di Primo Grado del Comprensivo Masaccio e cinque classi delle Superiori cittadine, l'Isis Valdarno e i Licei Giovanni da San Giovanni. Si è trattato del primo momento del Progetto ponte, in continuità tra due ordini di scuole, "Non esistono ragazzi cattivi”, organizzato in sinergia tra l'IC Masaccio e i due Istituti superiori, che ha permesso, dopo la lettura in classe del testo di Franzoso, recepito dagli alunni con particolare interesse, di entrare “dentro” alla storia di Daniel in modo più autentico e profondo, attraverso la finzione teatrale.

Realizzato dalla Compagnia Aida di Verona in stretta collaborazione con l'autore del testo, la pièce sta girando in tutta Italia, riscuotendo un grande e costante successo di pubblico e di critica. Innumerevoli i temi affrontati e rappresentati sul palcoscenico: il bullismo e le sue cause più profonde legate anche a situazioni familiari difficili, a contesti urbani di periferia privi di stimoli e di veri centri di aggregazione e ricreazione; il disagio giovanile e l’illusione di una felicità effimera, fatta di apparenza e di ostentata ricchezza, la devianza e la delinquenza come unici strumenti per emergere e sentirsi qualcuno; l’incomunicabilità tra generazioni, la musica rap e trap come risposta al malessere interiore e come strumento per sentirsi accolti e compresi; il contrasto tra modelli educativi punitivi e sanzionatori e la promozione del dialogo e dell’ascolto, nella scuola come nel carcere minorile e, non ultimo, la scoperta del sapere, della bellezza e gratuità della conoscenza, che può salvare dall'abbrutimento e dalla perdita di senso.

Il progetto, pensato e sviluppato con estrema passione dalla docente di Lettere del Comprensivo Masaccio Michela Martini, grazie alla disponibilità e generosità della Professoressa Lucia Bacci e del Professor Francesco Dallai, dirigenti scolastici che fin da subito ne hanno compreso l'importanza, specie per la fascia più critica dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni, continuerà con l’incontro-intervista delle classi proprio a Daniel Zaccaro, protagonista della storia, che da molti anni fa conoscere e promuove il libro nell'intera penisola.

Oggi, dopo la sua laurea, il "bullo di un tempo" è impegnato in prima linea come educatore all’interno dell’associazione Kairòs, fondata da don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile "Beccaria" di Milano che insieme a tante altre figure come l’insegnante volontaria Fiorella, la psicologa, la guardia giurata ed altri adulti credibili, hanno contribuito a salvare Daniel da un destino che sembrava segnato. L'obiettivo dell'IC Masaccio e degli altri istituti coinvolti è di proseguire il cammino con altre iniziative su temi così delicati e attuali per far sì che la scuola sia sempre più il luogo dove si ascolta, si accoglie e si cerca di affrontare insieme il disagio, il malessere, l’inquietudine e di dare risposta al grande bisogno di attenzione e amore che i giovani chiedono con le parole, i gesti e spesso i loro silenzi.