SARA TRAPANI
Cronaca

"Intitolare l’abete più alto al beato Carlo Acutis"

Le reliquie del ragazzo ora esposte insieme a quelle di San Giovanni Paolo II al Santuario della Verna. Intanto arriva la proposta del Padre Guardiano

di Sara Trapani

Le reliquie del beato Carlo Acutis esposte insieme a quelle di San Giovanni Paolo II al Santuario della Verna. Intanto arriva anche la proposta del Padre Guardiano di intitolare l’abete più alto d’Italia al giovane scomparso nel 2006 a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante e recentemente beatificato.

La mamma di Carlo, Antonia Salzano, ha infatti donato al Santuario una reliquia "Ex capillis" che è stata esposta alla venerazione dei fedeli nella Basilica, all’interno della Cappella delle Reliquie, accanto a quelle di San Giovanni Paolo II. Carlo, che era innamorato di San Francesco, aveva un legame particolare con la Verna, proprio al Santuario ha trascorso molti periodi di preghiera e servizio. Un ragazzo come tanti che aveva una fede straordinaria ed una passione enorme per l’informatica. Nella sua breve vita Carlo, oltre alla scuola, riusciva sempre a trovare il tempo per insegnare catechismo ai bambini, fare volontariato alla mensa dei poveri, soccorrere le persone in difficoltà che vivevano nel suo quartiere. Riusciva anche a fare opere di apostolato con internet, giocare a pallone, divertirsi con i videogiochi. Ad ottobre del 2006 Carlo si ammala di leucemia fulminante, in poco tempo la malattia lo porta via lasciando nel ricordo di chi lo ha conosciuto un grande vuoto ma anche tanta ammirazione per la sua breve ma intensa testimonianza di vita cristiana. "Era da un po’ di tempo che pensavamo di richiedere questa reliquia ai genitori – spiega il guardiano del Santuario, padre Francesco Brasa – ma prima ancora della nostra richiesta alcuni giorni fa il babbo e la mamma di Carlo sono venuti a trovarci e ci hanno donato due reliquie con i suoi capelli. Una, quella più grande, è stata esposta nella Basilica l’altra invece nella Casa di Preghiera che è il luogo pensato per l’accoglienza dei giovani al Santuario".

Un gesto importante che salda ulteriormente il legame di stima ed amicizia tra la famiglia Acutis e il la Verna. "Abbiamo poi fatto una proposta ai genitori di Carlo che loro hanno accolto con gioia – prosegue Brasa – vogliamo intitolare l’abete più alto d’Italia, che si trova nella nostra foresta, a Carlo perché proprio gli alberi ci ricordano la missione dei santi: essere ben radicati nella terra ma anche slanciati verso il cielo. Pensavamo di fare un’evento la prossima primavera in modo da coinvolgere più persone possibili. Sempre in quel periodo volevamo anche portare qui la mostra sui ‘Miracoli Eucaristici’ ideata e progettata da Carlo che ha fatto il giro del mondo".