Intossicati 36 ospiti di un ostello. Uno finisce al Pronto soccorso

Succede a Chiusi della Verna: problemi per un gruppo di preghiera e altri ospiti. Analisi su cibo e acqua

Intossicati 36 ospiti di un ostello. Uno finisce al Pronto soccorso

Intossicati 36 ospiti di un ostello. Uno finisce al Pronto soccorso

Erano arrivati in Casentino per cercare un po’ di fresco e invece hanno passato il fine settimana al bagno. Vomito e diarrea. È andata così ad una cinquantina di persone, ospiti tutti della stessa struttura alberghiera a Chiusi della Verna. Trenta di loro erano ragazzini tra i 10 e i 16 anni, gli altri venti erano anziani di un gruppo di preghiera. Per loro dopo il pasto in comune sono iniziati i problemi. L’ipotesi è quella di un’intossicazione alimentare causata dal batterio escherichia coli. Così risulterebbe dalle feci analizzate. Ma ancora è tutto da verificare.

Quel che è certo è che ci sono stati anche momenti di paura per due persone fragili: un giovanissimo con alcune patologie pregresse e un’anziana signora con problemi cardiologici. Entrambi sono arrivati all’ospedale di Bibbiena ma alla fine sono stati dimessi. Non si è trattato di nulla di grave.

I problemi sono iniziati dopo il banchetto di venerdì sera. Tra le cinquanta persone che erano a tavola c’erano diversi ospiti: dagli anziani dei gruppi di preghiera ad alcuni ragazzi che partecipavano ad un campus musicale nell’Alto Casentino che adesso commentano irritati: "Sconcerto e rammarico".

Zingarata o ritiro spirituale che sia non è andata così bene visto che poco dopo sono venuti a galla i primi problemi che hanno costretto i visitatori ad un cambio di programma. I disagi fisici si sono fatti sempre più comuni ed alla fine hanno coinvolto quasi tutti i commensali che, a quanto hanno raccontato poi ai sanitari, avrebbero percepito “sapore alterato“ nell’acqua fornita dal pozzo dell’ostello.

Al momento è comunque tutto da accertare. Per questo l’azienda sanitaria è intervenuta con il personale dei servizio prevenzione igiene e sicurezza. Sul posto è arrivata una task force composta da medici, assistenti sanitari e tecnici della prevenzione per le indagini epidemiologiche che hanno effettuato campionamenti e analisi su alimenti e acque. Ad allertare la sede di Poppi del dipartimento di prevenzione, la segnalazione di un cittadino. Al momento non ci sono denunce ma i carabinieri della compagnia locale si stanno interessato al caso.

Luca Amodio