MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Intossicati di notte dal gas. Lei si sveglia e crolla a terra. Figli a letto, li salva il padre

Si rende conto di cosa sta succedendo e chiede aiuto: corsa in ospedale. La moglie in camera iperbarica, soccorso il nonno. Il camino non funzionava.

L’allarme nella popolosa frazione valdarnese,. è scattato attorno l’una quando la mamma, una cinquantaquattrenne, ha accusato un malore, i sintomi classici dell’avvelenamento cefalea e nausea, dovuti all’inalazione del subdolo gas nocivo

L’allarme nella popolosa frazione valdarnese,. è scattato attorno l’una quando la mamma, una cinquantaquattrenne, ha accusato un malore, i sintomi classici dell’avvelenamento cefalea e nausea, dovuti all’inalazione del subdolo gas nocivo

Momenti di autentica paura ieri notte in un appartamento di Levane per l’ennesimo caso di intossicazione da monossido di carbonio avvenuto in Toscana nelle ultime settimane con epiloghi spesso drammatici. Stavolta per fortuna nessuno dei componenti di un nucleo familiare di 5 persone di origine pakistana, una coppia con due figli e il nonno, è in pericolo di vita sebbene sia stato necessario trasferire la donna all’ospedale fiorentino di Careggi per il trattamento in camera iperbarica. Sul banco degli imputati il cattivo funzionamento del camino.

L’allarme nella popolosa frazione valdarnese, appannaggio dei comuni di Montevarchi, Bucine e Laterina Pergine, è scattato attorno l’una quando la mamma, una cinquantaquattrenne, ha accusato un malore, i sintomi classici dell’avvelenamento, cefalea e nausea, dovuti all’inalazione del subdolo gas nocivo. Si è alzata dal letto, ma fatti pochi passi è svenuta. Con lei in casa c’erano i due ragazzi, il suocero di 77 anni e il marito e proprio quest’ultimo si è subito reso conto di quanto stava accadendo alla consorte e senza perdere tempo ha telefonato al 118 sollecitando i soccorsi.

Sul posto sono arrivati in pochissimi minuti gli operatori dell’emergenza urgenza della Asl Toscana Sud Est con le ambulanze delle Misericordie della Valdambra e di Terranuova Bracciolini e l’auto infermieristica del Valdarno. Le condizioni più serie sono apparse quelle della madre che è stata trasportata al monoblocco di Santa Maria alla Gruccia in codice giallo per ricevere le prime cure.

E qui i medici del Pronto Soccorso, dopo aver stilato la diagnosi, hanno disposto il trasferimento della paziente al presidio ospedaliero del capoluogo di regione dove è stata sottoposta a ossigenoterapia. Non solo, perché i sanitari del plesso di vallata hanno anche preso in carico per i necessari accertamenti il settantasettenne e un figlio minorenne dei due coniugi che avevano raggiunto il nosocomio in maniera autonoma. Il loro stato di salute, al pari di quello della mamma, non desta preoccupazione.

In contemporanea con l’intervento del personale medico e infermieristico, nell’abitazione si sono messi all’opera una squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento montevarchino, che ha provveduto a compiere le verifiche di rito per risalire alle cause del problema, e i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni. Da una prima ricostruzione dell’episodio sembra che le pericolose esalazioni siano scaturite dal camino presente in uno dei locali, provocate forse da un malfunzionamento della canna fumaria.