AREZZO
Vecchi dissapori e un’aggressione avvenuta il giorno prima: sarebbero queste le motivazioni che hanno spinto un ragazzo di 23 anni, pregiudicato, a investire intenzionalmente per poi scappare, un diciassettenne lungo via Morandi, a pochi metri di distanza dal commissariato di polizia di Città di Castello. Il minorenne – ospite di una casa-famiglia ad Arezzo – è ora ricoverato in ospedale con 40 giorni di prognosi, l’altro invece è in stato di fermo per tentato omicidio in carcere a Capanne. I protagonisti di questa brutta vicenda sono di origine straniera: il ragazzo è di nazionalità egiziana e si trovava a Città di Castello dal fratello 27enne. L’uomo finito in carcere invece è di origine albanese. I fatti si sono consumati venerdì, lungo la strada di fronte al commissariato. Il ventitreenne si era recato dalla polizia per denunciare un’aggressione subita durante una lite da parte di due fratelli – di 17 e 27 anni – a seguito della quale lo stesso aveva riportato alcune lesioni. Ma in commissariato ci sono anche i due egiziani: il fratello maggiore è negli uffici per presentare denuncia proprio contro di lui.
Fuori dalla sede della polizia lo attende il minorenne, lungo la strada, poco distante dal bar: quando lo vede il rivale sale in macchina accelera in direzione del ragazzo. Lo travolge per poi scappare lasciandolo a terra con gravi traumi a una gamba. Gli agenti di polizia si mettono nel frattempo sulle tracce dell’albanese in fuga con le ricerche portate avanti anche grazie al sistema di rilevamento Gps del telefono dell’uomo che viene rintracciato a Umbertide. Alla vista dei poliziotti tenta di darsi nuovamente alla fuga, ma viene bloccato e arrestato per tentato omicidio.