Ipovedenti e opere. C’è il totem sensoriale

È l’ulteriore passo in avanti del percorso di inclusività che ha come protagonista il polo culturale montevarchino.

Ipovedenti e opere. C’è il totem sensoriale

È l’ulteriore passo in avanti del percorso di inclusività che ha come protagonista il polo culturale montevarchino.

Un Totem sensoriale per consentire a non vedenti e ipovedenti di "ammirare" le opere de Il Cassero per la Scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento. E’ l’ulteriore passo in avanti del percorso di inclusività con protagonista il polo culturale montevarchino che adesso può contare sul nuovo dispositivo creato nell’ambito del progetto "Vorreiandarealmuseo. Percorsi di accessibilità museale", sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, con il contributo di altri partner privati e la consulenza scientifica per l’accessibilità del Museo Tattile Statale Omero di Ancona. Il Totem è formato dalla riproduzione in 3D dell’edificio medioevale, realizzata da Maker House, azienda del territorio Under 29, e da un libro tattile che lo descrive attraverso immagini a rilievo, collage polimaterici e scritti in nero e Braille. Un’opera quest’ultima che ha coinvolto la classe oggi II D della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo cittadino "Raffaello Magiotti". Gli studenti infatti hanno lavorato alla stesura del testo e alla realizzazione delle immagini a rilievo coordinati dell’educatrice museale Lucilla Baldetti e del docente Tommaso Lalli. Un’attività didattica con doppia valenza perché da un lato ha consentito agli alunni di conoscere le sculture esposte nelle sale e dall’altro di confrontarsi sui temi dell’inclusione e delle buone pratiche per migliorare la possibilità di accedere ai luoghi della cultura. La visione e l’esplorazione al tatto del modello tridimensionale infine è affiancata da un’audiodescrizione/video nella Lingua dei Segni fruibile grazie ad un QR code posizionato vicino all’oggetto. I testi sono stati curati da Federica Tiripelli, direttrice del Museo e da Lucilla Baldetti. La voce narrante è di un attore della compagnia teatrale Kanterstrasse e iIl contenuto audiovideo è accessibile anche dal sito web e dal canale YouTube del Museo.