di Marco Corsi
I forni sono spenti, ma si stanno smaltendo gli articoli di magazzino e questa è decisamente una buona notizia per l’Ivv di San Giovanni, se non altro perché consente ai dipendenti in cassa integrazione a zero ore di tornare al lavoro, seppur a rotazione. La situazione che sta vivendo l’azienda sangiovannese continua ad essere delicata. Siamo in attesa di una nuova proprietà e le interlocuzioni con il soggetto interessato stanno proseguendo anche in questi giorni. Ma la Cooperativa, come noto, ha avviato il procedimento di liquidazione coatta amministrativa a causa dell’impatto insostenibile dei costi dell’energia sull’attività, e non è ancora arrivata, da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la nomina del commissario liquidatore. Solo dopo questo passaggio sarà possibile perfezionare l’operazione e definire eventualmente la trattativa. Già arrivato invece il decreto che prevede la cassa integrazione straordinaria.
Gli uffici e il reparto amministrativo sono in cassa al 50%, produzione e magazzino a zero ore, ma con la possibilità di effettuare rotazioni per evadere gli ordinativi, che per fortuna non mancano. Ovviamente le macchine sono ferme. Un provvedimento preso per la prima volta nel febbraio 2022 quando, a causa dei costi delle bollette, schizzati alle stelle, i forni dello stabilimento furono spenti per la prima volta e vennero poi riaccesi a metà giugno. A novembre dello scorso anno il nuovo stop, tuttora in corso. La storia dell’Ivv è comunque legata a quella di molte altre imprese italiane che hanno pagato un dazio pesantissimo all’impennata dei costi energetici. Che si sono abbattuti, per giunta, su una realtà già fragile. Il presidente della Cooperativa Simone Carresi ha incontrato, in questi lunghi mesi, politici e rappresentanti istituzionali.
Non sono mancati faccia a faccia con la Regione e consigli comunali straordinari, alla presenza dell’assessore regionale alle attività produttive Leonardo Marras. Lo scorso mese di ottobre in visita allo stabilimento anche il presidente del massimo parlamentino della Toscana Antonio Mazzeo, accompagnato dai consiglieri Gabriele Veneri e Vincenzo Ceccarelli e dal sindaco Vadi. Grazie ad un lavoro importante, in particolare del legale dell’azienda, l’avvocato Paola Frigo dello Studio Pinto di Firenze, Il Ministero del Lavoro ha concesso nelle settimane scorse la cassa integrazione straordinaria. Un provvedimento importantissimo in questa fase di transizione.