Arezzo, 17 marzo 2016 - LA STORIA dei propri genitori non è mai una storia scontata, soprattutto nel momento in cui se ne vanno. Anna Cherubini lo sa bene. Lei, sorella del noto cantante Lorenzo, in arte Jovanotti, si sente quasi una «privilegiata» ad aver avuto questa occasione. Da oggi in tutte le librerie esce la sua ultima fatica letteraria edita da Rizzoli. Si intitola «L’Amore Vero». In soli tre mesi ha raccontato in 400 pagine la storia di una tipica famiglia borghese, dove la spensieratezza della gioventù intrisa di piacevoli ricordi, si amalgama alle tante sofferenze a cui la vita ti sottopone, compreso quel passaggio, triste e inevitabile, di non essere più figli ma adulti e basta.
E in pochi anni il dolore non è mancato. Prima la perdita prematura del fratello Umberto morto in un incidente aereo, poi mamma Viola dopo una lunga malattia e, lo scorso anno, babbo Mario a seguito di una complicazione operatoria. Ed è proprio dalla morte del padre che tutto ha inizio. «Quando mi hanno chiesto di scriverci un libro non mi sembrava per niente interessante e ho pensato solo che lo avessero fatto perché incuriosiva la storia della famiglia di Jovanotti – racconta Anna – Ma mi sono ricreduta già dalle prime pagine. E’ venuto fuori un lavoro di psicoterapia fantastico che consiglierei a tutti. Perché un evento che scatena dolore come la morte dei genitori non è banale per niente». Un libro sulla famiglia Cherubini e non sul passato, la storia familiare e intima del personaggio Jovanotti.
«UN SACCO di volte mi hanno chiesto di scrivere un libro ‘su di lui’. E io, d’accordo con mio fratello, ho sempre rifiutato per svariati motivi. Stavolta mi hanno chiesto un libro su di noi e con un accento particolare su mio padre. Ecco perché ho accettato. Qui di Lorenzo posso raccontare un punto di vista che nessun altro potrà mai avere, ed è quello di una sorella cresciuta con lui e che con lui ha vissuto la storia della nostra famiglia prima di tutto il resto. Poi, laddove ho raccontato lati dell’artista, è perché tutto fa sempre parte della nostra storia. A proposito, il libro gli è piaciuto!». E quando racconti la famiglia Cherubini non puoi non immaginartela di fronte al focolare della casa cortonese. «Roma e Cortona sono sempre stati il nostro doppio punto di vista su tutto. Mio padre, che forse è un pò il protagonista del libro, amava tantissimo entrambe. Roma rappresentava la sua ‘conquista’. C’era andato da ragazzo per fare il militare e poi si era guadagnato il suo posto importante all’interno del Vaticano. Cortona però restava la casa, la famiglia, il luogo del ritorno, e anche dell’addio, dove tutti ti si stringono intorno e non ti lasciano solo».
Anna oggi continua a vivere tra Cortona e Roma e quella «vicinanza affettuosa» del paese ammette di «riscaldarle il cuore». Non è un caso che sarà proprio la città etrusca a ospitare una delle prime presentazioni pubbliche del libro, in programma il 29 marzo. di LAURA LUCENTE