LAURA LUCENTE
Cronaca

Zolletta e tutti gli altri trovatelli. Il grande cuore di Jovanotti

Il cantante ha adottato tanti cuccioli in difficoltà

Jovanotti con la gattina Zolletta che ha adottato nel 2015

Jovanotti con la gattina Zolletta che ha adottato nel 2015

Arezzo, 6 giugno 2017 - DA ANNI si fa carico di casi di abbandono di felini che prontamente cura e cerca di dare in adozione. Ormai è diventato un lavoro nel lavoro premiato, però, dalla riconoscenza delle tante famiglie che si rivolgono a lui per poter accogliere tra loro un nuovo amico a 4 zampe da coccolare e accudire.

Il dottor Alberto Brandi vive e lavora a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, ma ormai, grazie alla rete, lo contattano un po’ da tutta Italia. Soprattutto da quando a fare da cassa di risonanza per le sue richieste di adozione ci pensa uno del calibro di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.

IN PIÙ di un’occasione il cantante ha dato una mano all’amico e veterinario di fiducia postando sulla rete inviti all’adozione di cuccioli meno fortunati. E’ stato anche lui in prima persona a dare il buon esempio. Era il 2015 quando la famiglia Cherubini ha accolto nella sua famiglia Zolletta, una piccolissima e indifesa gattina abbandonata con i suoi 3 fratelli a pochi giorni dalla nascita in un cassonetto proprio a Castiglion Fiorentino. E Zolletta è entrata in un “clan di trovatelli” piuttosto affollato. Il cantante cortonese e la sua famiglia, con in testa la moglie Francesca, sono appassionati di animali e nel tempo ne hanno adottati numerosi in difficoltà prendendoli anche al canile intercomunale della Valdichiana di Ossaia. Al loro fabbisogno, tra l’altro contribuiscono in molti modi, anche con forniture speciali e annuali di mangimi. Con l’avvio della primavera e il conseguente parto di molte gatte, il lavoro del veterinario Brandi, coadiuvato instancabilmente dalla sua assistente, la dottoressa Silvia Mori, è ripreso a pieno regime.

"IN AMBULATORIO in queste settimane abbiamo avuto già oltre 20 gattini da far adottare – racconta Brandi - e ci sono ancora alcuni cuccioli che cercano un padrone prima possibile. Questa è la stagione per eccellenza degli abbandoni e la situazione non può che peggiorare. Lo scorso anno sono arrivato a quota 100 esemplari piazzati".

Il tam tam sui social network si è fatto intenso e spesso, per fortuna, molti cuccioli trovano casa (chi fosse interessato può anche contattare il veterinario al numero 3356025371). Insomma, la rete volontaria di aiuto e soccorso per i felini sembra funzionare, grazie a persone come il dottor Brandi e alcuni privati cittadini che spesso si fanno carico dell’assistenza in casa propria di cucciolate. La questione di chi se ne dovrebbe occupare ufficialmente, però, è piuttosto paradossale. Stando a quanto spiegato dai responsabili, la Asl veterinaria della Valdichiana, infatti, non può per regolamento farsi carico di gatti abbandonati perché i felini non sono considerati al pari dei cani. Nell’ambulatorio veterinario di zona possono solo provvedere alla sterilizzazione di gatti di “colonia”. "E’ importante provvedere alla sterilizzazione e alla castrazione dei nostri gatti – commenta ancora Brandi – perché è l’unico modo per arginare la sovrappopolazione di mici per le strade e per arginare gli abbandoni".