REDAZIONE AREZZO

Keu e movimento consumatori: "Anche noi parte civile nel processo"

Il Movimento Consumatori della Toscana si costituirà parte civile nel processo Keu, preoccupato per la diffusione dell'inquinante e chiedendo trasparenza sulle azioni del Commissario Vadalà. Inquinamento potrebbe estendersi oltre i siti di bonifica.

Keu e movimento consumatori: "Anche noi parte civile nel processo"

Keu e movimento consumatori: "Anche noi parte civile nel processo"

Il Movimento Consumatori della Toscana si costituirà parte civile nell’udienza preliminare del 12 aprile relativa al processo Keu. Ad annunciarlo è la sezione aretina del Movimento Consumatori. Si aggiunge dunque un nuovo soggetto al lungo elenco di parti offese, ultima delle quali il Comune di Bucine. "Ci costituiremo parte civile nel processo per l’inchiesta sullo smaltimento illecito del Keu - si legge in una nota diffusa dal movimento presieduto da Armando Mansueto - Questo componente, che sembra tanto lontano dalle nostre vite, in realtà potrebbe essere ovunque, persino nelle case che abitiamo. Al di là della vicenda giuridica che seguiremo con i nostri legali, ci preme ricordare come la Regione abbia stanziato ben 15 milioni per procedere con le bonifiche e che tali somme di denaro siano state rese disponibili al Commissario Vadalà. Ma siamo davvero sicuri che il keu si trovi solamente nei distretti oggetto di bonifica? Chi ci dice che questo prodotto non abbia raggiunto anche le case dei consociati? Speriamo che il Commissario abbia effettuato una ricostruzione dei siti in cui è presente il keu, diversamente sarebbe davvero grave". I terreni inquinati non si troverebbero soltanto all’interno del comune di Bucine. Una perizia della Dda lanciò infatti l’ipotesi che cromo, arsenico, selenio e boro trovati in alte concentrazioni lungo la strada provinciale 7 di Terranuova provenissero dall’impianto Lerose di Levane, visto che la nuova arteria venne realizzata con materiali da riporto dell’impianto bucinese. "Chiederemo conto, fra gli altri, anche delle somme impiegate al Commissario Vadalà - ha aggiunto il Movimento Consumatori di Arezzo - affinché ci spieghi nei minimi dettagli come ha proceduto, dalla data della sua nomina, per rimarginare una ferita inferta dalle mafie al nostro territorio. Il segnale che il keu abbia potuto raggiungere altri luoghi, oltre a quelli oggetti di bonifica, ce lo ricorda anche la strada provinciale 7. Il sindaco Sergio Chienni, quale autorità sanitaria locale, ha adottato tutti i provvedimenti necessari onde evitare che al già noto disastro ambientale, della discarica Podere Rota, non se ne aggiunga uno nuovo? Situazioni di questo genere devono essere affrontate con decisione e celerità. Prossimamente scopriremo cosa è stato fatto e se ciò si è bastato per affrontare il macroscopico problema".