BUCINE
Cronaca

Keu e ’ndrangheta. La difesa di Chimet e Tca: "Estranei alle accuse: lo dimostreremo"

I due colossi aretini del recupero di metalli preziosi coinvolti nell’inchiesta per lo smaltimento nell’impianto Lerose di Bucine ribadiscono la correttezza del loro operato. Il processo inizia ad aprile.

Keu e ’ndrangheta. La difesa di Chimet e Tca: "Estranei alle accuse: lo dimostreremo"

di Federico D’Ascoli

e Francesco Tozzi

Chimet e Tca confermano la loro estraneità all’inchiesta sul keu, il fango di lavorazione delle concerie pisane. Sono coinvolte per lo smaltimento degli scarti della lavorazione dell’oro. Un’inchiesta che sta facendo tremare la Toscana: la Procura di Firenze ha disposto il rinvio a giudizio per 24 persone e 6 società. L’udienza preliminare si aprirà il prossimo 12 aprile davanti al giudice Gianluca Mancuso. Nell’elenco degli indagati c’è anche l’imprenditore di origine calabrese Francesco Lerose, la moglie Annamaria Faragò e il figlio Manuel, considerati vicini alla ’ndrangheta. 

Tca affida a una breve nota le sue riflessioni sull’inchiesta: "Siamo certi della correttezza del nostro operato, e pronti a tutelare la nostra posizione in tutte le sedi opportune, per dimostrare di aver pienamente rispettato la normativa vigente. Parallelamente a ciò abbiamo appreso positivamente dell’avvenuta archiviazione della posizione del nostro presidente Marco Manneschi".

"No comment" di Chimet che però fa trapelare tutto l’imbarazzo per un’inchiesta in cui si sente coinvolta ingiustamente.

"Il conferimento a impianti di trattamento, implicati nelle indagini – fa sapere una fonte vicina all’azienda di Badia al Pino – è sempre avvenuto sulla base di autorizzazioni ambientali e degli impianti di trattamento".

La contestazione ricevuta da Chimet verte sulla classificazione di un rifiuto, che la procura fiorentina ritiene non appropriata. "L’azienda, fin dal dicembre 2007, sulla base di severi procedimenti autorizzativi e ispettivi della Regione Toscana e di ogni altro organo di vigilanza ambientale, ha sempre pacificamente classificato e conferito il rifiuto in questione con la medesima classificazione" conclude la fonte vicina a Chimet.

Nel frattempo l’onorevole Erica Mazzetti di Forza Italia, componente della Commissione Ambiente alla Camera, ha presentato ieri una interrogazione al ministro dell’Ambiente in cui chiede di fornire "quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere, per appurare la situazione ambientale del suolo e delle acque della Toscana".

Negli anni passati Mazzetti ha promosso l’inserimento del problema keu nella commissione sullo smaltimento illegale dei rifiuti e ha sollecitato più volte il Ministero sulle bonifiche e le attività di messa in sicurezza.

Tutte operazioni che si stanno svolgendo anche nell’impianto Lerose . L’amministratore giudiziario, lo scorso anno, grazie a risorse sequestrate all’azienda, ha concluso la messa in sicurezza. Prosegue invece la bonifica, che avrà tempi più lunghi, e sulla quale vigilerà il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, nominato a novembre dal governo.