
Analisi. e controlli su uno dei tre siti toscani dove è stato trovato il keu
Grandi masse di keu sono state rinvenute nell’impianto Lerose di Bucine. Quantità evidentemente superiori a quelle riscontrate negli altri siti inquinati in Toscana, tanto che è stato proprio il generale Giuseppe Vadalà a sottolineare questo dato durante un’audizione alla Camera dei Deputati. Il commissario unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati è stato audito ieri a Roma di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. "Siamo coinvolti dalla Regione Toscana per la messa in sicurezza di tre siti - ha spiegato Vadalà per quanto riguarda il caso keu - il sito Lerose di Pontedera, l’altro è a Bucine, in provincia di Arezzo, dove abbiano trovato una grande massa di keu e il terzo è la strada 429 empolese". Nell’impianto di Bucine, secondo quanto riportato dal commissario, sarebbero confluiti anche smaltimenti illeciti provenienti dalle ditte orafe di Arezzo. "Siamo nella fase in cui è terminata la caratterizzazione - ha aggiunto - sta terminando la progettazione e ora andremo a gara per realizzare i lavori di bonifica o di messa in sicurezza, con 15 milioni dati dalla Regione Toscana a questa struttura". Durante la seduta è intervenuto anche il sub-commissario Nino Tarantino, che si occupa di coordinare gli interventi.
Le operazioni in corso a Bucine, come riferito da Tarantino, sono più complesse rispetto agli altri siti perché qui sono presenti numerosi cumuli di rifiuti, anche interrati. L’idea è quella di creare un involucro che possa contenere tutti i cumuli individuati muovendosi in modo tale da tutelare l’integrità della falda acquifera dall’azione degli agenti inquinanti.
Massima attenzione, dunque. "Per quanto riguarda Pontedera si farà una bonifica - ha precisato il commissario Vadalà facendo il punto - per Bucine sarà fatta la bonifica e la messa in sicurezza, mentre per la strada empolese ci sono condizioni di non superamento delle soglie che già, di per sé, danno una certa tranquillità e poi c’è il monitoraggio che sta continuando". Il commissario ha poi affermato che "ci sono altri siti in Toscana, anche privati, che sono stati interessati da questa sostanza. Ci sono altre presenze e la Regione lo sa, per ora siamo intervenuti in questi tre siti che sono oggetto del nostro mandato". Oggi sarà invece il giorno dell’udienza preliminare del processo, dove la Dda di Firenze chiede il rinvio a giudizio di 24 soggetti tra imprenditori, politici e dirigenti pubblici.