MARCO CORSI
Cronaca

Keu. Udienza preliminare rinviata. I timori del Comitato Vittime di Podere Rota

Il comitato valdarnese ha spiegato che aspetterà con fiducia che emergerà le responsabilità, ma ha annunciato che non starà con le mani in mano.

Il Comitato "Vittime di Podere Rota"

Il Comitato "Vittime di Podere Rota"

Arezzo, 10 febbraio 2025 – “Venerdì mattina, in Tribunale a Firenze, ci aspettavamo l'inizio del Processo Keu, l'inchiesta sugli scarti dei rifiuti conciari, che hanno contaminato le terre di mezza Toscana. L'udienza preliminare però è stata rinviata al 14 marzo". Ad annunciarlo il comitato "Le vittime di Podere Rota", che era già stato ammesso al processo come parte civile. Il comitato auspica che con questo rinvio il Gip non voglia modificare la decisione già presa dal Pubblico Ministero. È stato infatti ricordato che il rinvio è arrivato poiché sono stati presentati una lunga serie di eccezioni da parte degli enti chiamati in causa da cittadini e associazioni che sembrano rimettere in gioco e rendere particolarmente complessa la costituzione delle parti civili. Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, che si occupa dell'inchiesta, chiede il processo per 24 persone, tra imprenditori, politici locali e dirigenti pubblici, e 6 aziende. Tra i capi di accusa inquinamento ambientale, traffico di rifiuti pericolosi e associazione a delinquere aggravata dall'agevolazione mafiosa - ha puntualizzato il comitato - Ma le richieste di rinvio a giudizio potrebbero ancora slittare, perché è emersa la questione di incostituzionalità dell'abrogazione del reato di abuso d'ufficio contenuta nella recente riforma Nordio”.

"Venerdì 14 quindi conosceremo anche la decisione del Gip sulla necessità di sospendere il processo per sollevare la questione con la Corte Costituzionale, come richiesto dal PM. Se così sarà, al di là della condivisibile questione di merito, il processo subirà purtroppo rallentamenti che potrebbero favorire i responsabili dell'inquinamento". Il comitato valdarnese ha spiegato che aspetterà con fiducia che emergerà le responsabilità, ma ha annunciato che non starà certamente con le mani in mano. "Ci stiamo adoperando nei confronti degli enti preposti affinché si continuino le indagini per individuare se ci sono ulteriori siti inquinati anche nel nostro territorio, affinché sia ​​fatto un monitoraggio adeguato e continuo delle matrici ambientali e siano iniziate al più presto appropriate indagini sanitarie sulla popolazione coinvolta, ancora non previste . Ci auguriamo che si possa procedere nel modo più celere ed efficace possibile alla rimozione degli agenti inquinanti (e quindi alla bonifica) di tutti i siti interessati dall'illecito smaltimento".

"Dalle risposte ufficiali dell’assessore Monni - ha proseguito il comitato Vittime di Podere Rota - si desume che per la strada provinciale SP7 di Piantravigne è tutto ancora in fase di valutazione e si parla ancora di probabile contaminazione: il procedimento di caratterizzazione e bonifica è stato affidato alla conferenza dei servizi insediata a novembre 2024 a Terranuova Bracciolini. Saranno pianificati due distinti procedimenti di caratterizzazione e bonifica che riguardano sia il tratto di strada privato che sarà a carico di CSAI con procedimento di bonifica di competenza comunale, sia il tratto di strada pubblico a carico del comune di Terranuova Bracciolini e Provincia, con competenza a carico della regione. I piani di caratterizzazione e bonifica dei due tratti - ha concluso il comitato - seguiranno lo stesso iter documentale, le stesse tipologie e metodiche e farà capo alla stessa conferenza dei servizi per le analisi e l’approvazione. Noi continueremo a vigilare e a mantenere alta l’attenzione".