MONTEVARCHI
Cronaca

La bolletta da capogiro all’anziana. Paga 134 euro per un solo kilowatt

Una signora di Montevarchi aveva sottoscritto il contratto per un garage prima della brutta sorpresa. Il Movimento Consumatori, che ha seguito la vicenda, spiega che l’utente può comunque tutelarsi.

La bolletta da capogiro all’anziana. Paga 134 euro per un solo kilowatt

La bolletta da capogiro all’anziana. Paga 134 euro per un solo kilowatt

di Francesco Tozzi

Una bolletta di 134 euro per aver consumato solamente 1 kilowattora di energia. È quanto accaduto ad una signora , che aveva sottoscritto il contratto con un gestore. Una cifra che ha fatto però sobbalzare la donna, visto che si riferiva al consumo di un garage dell’abitazione. Ma non si tratta certo di una truffa. Provando a chiedere chiarimenti in merito ha scoperto che queste "bollette pazze" sono il risultato di modifiche unilaterali del contratto operate dalle società che gestiscono l’energia elettrica. Tutto legittimo, dunque. Il Movimento Consumatori di Arezzo, che ha seguito la vicenda, spiega che l’utente può comunque tutelarsi al fine di non incorrere in spiacevoli sorprese.

"Sempre più spesso presso le nostre sedi – dichiara Armando Mansueto, presidente del Movimento Consumatori aretino – si recano numerosi cittadini con le proprie bollette da capogiro. Purtroppo, il più delle volte, tali bollette non contengono nessuna incongruenza o errore da parte del gestore. La cifra, che a prima vista può sembrare un errore, deriva da una modifica unilaterale della società alla quale non è seguita nessuna azione da parte del cliente. È il caso di specie di una signora che si è vista recapitare una bolletta dell’importo di 133,92 euro per aver consumato solamente 1 kWh". Il rappresentante dell’associazione sottolinea che si possono evitare questi inconvenienti, con un minimo di accortezza e seguendo alcuni semplici passaggi.

Anche in Valdarno, infatti, sempre più persone si trovano a dover fronteggiare impennate dei prezzi per le quali spesso vengono ignorate le cause. "Tale importo deriva dal silenzio-assenso del cliente alle modifiche unilaterali operate dal gestore elettrico. È importante ricordare ai cittadini che quando ricevono una modifica unilaterale possono intraprendere due strade: rimanere con il gestore, esprimendo il proprio assenso con il silenzio, oppure recedere dal contratto senza costi. Capiamo bene la difficoltà nella gestione di scelte non ordinarie, ma solo così sarà possibile evitare esborsi significativi da capogiro".

Mansueto propone infine una collaborazione tra istituzioni e sportelli dei cittadini, in modo da rendere tutti consapevoli sulle azioni da intraprendere in caso si verifichino episodi del genere. "Al fine di informare i cittadini – conclude – invitiamo tutte le amministrazioni comunali ad adottare un vademecum su come reagire a queste situazioni".