REDAZIONE AREZZO

La chiesa di S.Francesco da frate Elia a Signorelli Mostra a Cortona

Oggi sarà stata inaugurata la mostra documentaria "In sepulchro suorum antiquorum. La chiesa di San Francesco da frate Elia a Luca Signorelli", a cura di Simone Allegria. La mostra è promossa dal Centro studi frate Elia da Cortona, in collaborazione con il Museo diocesano di Cortona, per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Luca Signorelli. Il celebre e anziano pittore, sentendo avvicinarsi la morte, aveva deciso, infatti, di annullare il testamento precedente: non intendeva più essere sepolto in San Domenico, ma a San Francesco, nel sepolcro dei suoi antenati ("In sepulchro suorum antiquorum" come si legge nel documento). Nella mostra si ripercorrono le vicende relative alla sepoltura di Luca Signorelli nella chiesa di San Francesco, dal momento della morte dell’artista fino ai tentativi fatti tra la fine Ottocento e l’inizio del Novecento da Girolamo Mancini e da altri eruditi locali per cercare la tomba dell’artista cortonese; tentativi che purtroppo non hanno avuto esito positivo. A memoria di quella stagione restano oggi il busto bronzeo del Signorelli, realizzato da Delfo Paoletti negli anni ’20 del Novecento e collocato sul muro esterno del convento, e l’iscrizione ancora visibile sulla parete laterale destra all’entrata della chiesa con il ricordo della morte e della sepoltura del pittore.