"Ci hanno fatto correre per approvare tutto nei tempi giusti, e adesso scopriamo che i finanziamenti non ci sono". Fa fatica a crederci Alessandro Ghinelli che il dossier Due Mari lo segue, a vari livelli, da quasi quarant’anni; prima come ingegnere e oggi come sindaco di una città che non merita, nè vuole, un nuovo stop.
Il paradosso è che accade tutto nell’ultimo miglio di strada, quello decisivo per chiudere i progetti, gran parte già alla fase esecutiva, dopo l’accelerazione nell’anno appena concluso e l’intesa siglata tra il governatore toscano Eugenio Giani e il commissario Anas Massimo Simonini sulle priorità delle grandi opere in Toscana (Tirrenica e Due Mari per l’appunto). L’ultimo miglio, poi il traguardo per un collegamento infrastrutturale non solo necessario ma ormai urgente per assicurare la mobilità delle persone e il trasferimento delle merci da est a ovest, in quella parte dell’Italia di mezzo in cui Arezzo ha un ruolo cruciale perchè è il tratto della Due Mari che fa da cerniera tra Grosseto e Fano. Vuole vederci chiaro, Ghinelli, e per questo annuncia: "Parlerò con lo staff del ministro Salvini per fissare un incontro e capire lo stato delle cose e sopratutto chiarire il nodo dei finanziamenti. Sono molto stupito da questa novità". Un incontro per capire e chiarire. Perchè su un’opera fondamentale con ricadute anche su tutta l’economia, non si può procedere per stop and go. E Ghinelli che la storia, infinita, della Due Mari la conosce fin dall’origine, sa che è arrivato il momento di attraversarlo quell’ultimo miglio, cantierare i progetti, far partire i lavori. Senza ulteriori ritardi.
Anche perchè, ragiona il sindaco, sospendere l’iter sui lotti aretini per mancanza di finanziamenti "significa non completare la parte essenziale del corridoio est-ovest". Per il momento non si sbilancia Ghinelli, ma è chiara la sorpresa di fronte all’idea che dopo la "corsa" sul dossier bretelle per essere in linea con la tabella di marcia, ora si fermi tutto di nuovo. "Parlerò con lo staff del ministro Salvini per sapere se c’è un aggiornamento sull’opera. Fisseremo una data per un incontro nel quale confrontarsi e capire come pensano di dare risposte alle esigenze del nostro territorio".
Sul piano operativo, i tecnici che seguono l’iter della grande strada di comunicazione, spiegano che è in fase di consegna definitiva il progetto esecutivo per il "lotto zero" Siena-Ruffolo e per il tratto San Zeno-La Magnanina. Mentre per il tratto La Magnanina-Palazzo del Pero si attende la convocazione da parte di Anas della Conferenza dei servizi: è il tavolo istituzionale dove si fa il punto e si valuta lo stato della progettazione. Che nel caso specifico in base all’accordo siglato a suo tempo tra il commissario straordinario di Anas e la Regione prevedeva entro il 2025 la progettazione esecutiva.
E adesso che succede? Ghinelli lo chiederà ai tecnici del ministero rilanciando l’urgenza di una infrastruttura strategica per Arezzo ma non solo. Intanto disegna sul tavolo il percorso che senza la Due Mari, annulla i collegamenti, "isola" la Valtiberina dalla città, congestiona il traffico, aumenta il rischio incidenti, e frena lo sviluppo di un territorio. Sul foglio segna un tracciato che poi cancella, quasi per scaramanzia. In attesa di un vertice a Roma che dovrà chiarire il destino della Due Mari.
Lucia Bigozzi