LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La città punta sulla ruota di Vasari. Arrivi da New York, carte in mostra

L’esposizione dell’anno cala la maschera: otto opere da fuori, zoom sulle nozze di Assuero, Chimera a S.Francesco

La città punta sulla ruota di Vasari. Arrivi da New York, carte in mostra

La città punta sulla ruota di Vasari. Arrivi da New York, carte in mostra

Una ragazza cammina per i vicoli del centro, lo sguardo rapito dall’architettura delle Logge Vasariane e la bellezza degli affreschi del genio aretino. Cammina nel percorso che apre l’anno speciale della città. Si muove con grazia dentro le immagini del video che farà il giro del mondo annunciando le celebrazioni dell’anno vasariano.

Un anno speciale, sulla scia d’oro di una città che forse mai come in questo momento presenta al mondo i suoi gioielli d’arte. Il passepartout è Giorgio Vasari ma con l’assist di Piero della Francesca. Le visite agli affreschi sui ponteggi hanno catturato quasi duemila visitatori in un mese e mezzo, riacceso i riflettori dei media sulla città. Trampolino di lancio eccezionale per l’anno vasariano, presentato ieri in Comune.

Dieci mostre

Tra opere monumentali e documenti rari, valorizzati in nuovi allestimenti tematici attraverso i luoghi simbolo dove l’artista è vissuto e ha lasciato una traccia indelebile. L’obiettivo è consegnare al visitatore una mappa "viva" e coinvolgente per conoscere l’esperienza non solo artistica ma anche umana del genio aretino. Che legò gli anni più fecondi della produzione culturale a Cosimo I de’ Medici. Un’amicizia che li unì perfino nella morte, nel 1574. I quattrocentocinquanta anni da quella data segnano l’avvio delle celebrazioni che ancora una volta incrociano Firenze e Arezzo.

È nella città della Chimera, dove il prezioso bronzo etrusco tornerà a ottobre ( in prestito) e sarà al centro della grande mostra internazionale, su Vasari nella Galleria d’arte moderna e contemporanea, a ottobre. Un percorso di eventi di assoluto rilievo, in città e in provincia (Cortona, Foiano, Castiglion Fiorentino, Monte San Savino), quasi una trama cucita con fili d’oro da un pool di istituzioni che hanno lavorato insieme al Comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.

Il fulcro degli eventi

Il "cuore" rè la mostra internazionale, curata da Cristina Acidini con opere richieste da importanti collezioni internazionali e italiane. L’obiettivo? Valorizzare il patrimonio di invenzioni sacre e profane create da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I. Le trattative sul prestito dei capolavori sono quasi al completamento ed entro il mese sarà definito il quadro; per questo sull’identità delle opere resta un velo di riserbo. Che si squarcia almeno su tre disegni dell’artista, in arrivo dal Metropolitan Museo di New York: si tratta de L’Allegoria del sonno, L’Allegoria della Dimenticanza e I Frutti della terra offerti a Saturno (i primi due datati 1570, il terzo quasi coevo). L’annuncio arriva dal sindaco Alessandro Ghinelli che ha rinsaldato le relazioni coi vertici della Galleria newyorkese. "Un risultato di cui vado fiero", rimarca presentando la "macchina da guerra" impegnata nell’organizzazione dell’anno vasariano. Evento che "consolida una sinergia e un dialogo tra i suoi musei identitari e tutti gli attori, le istituzioni e i luoghi del territorio partendo da Casa Vasari fulcro della vita privata del grande Aretino e della sua autorappresentazione artistica ed intellettuale, dal Museo d’arte moderna e medievale con opere importanti e monumentali, al Museo archeologico dove si torna alle origini del cognome Vasari che si deve ai suoi progenitori ‘vasai’", argomenta Stefano Casciu, al timone del Polo museale toscano. Inquadra l’anno vasariano nella bellezza di una città "che custodisce, unica al mondo, il Crocifisso di Cimabue e gli affreschi di Piero della Francesca".

Offerta culturale e turistica

È su questo che gira il cardine della promozione culturale e turistica che impegna le Fondazioni (Guido d’Arezzo e Intour) e passa anche da pacchetti di soggiorno ad hoc. Una calamita per i turisti, dall’Italia e dal mondo: è uno dei target dell’anno vasariano che si apre a maggio con la prima tappa del percorso: nelle sale della Biblioteca comunale un’esposizione di alcuni tra i tesori bibliografici custoditi nel suo catalogo – testi antichi, stampe e manoscritti – che documentano, in cinque sezioni, le origini della famiglia e la formazione del giovane Vasari, il suo operato di architetto e pittore, le diverse edizioni de Le Vite. È il primo passo nel mondo di Vasari che Antonio Paolucci definì "il primo storico dell’arte".