MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

La città saluta il patron Merli. Ultimo giro allo stadio poi i funerali

Ad accoglierlo ci saranno la prima squadra e le formazioni giovanili. L’addio nella chiesa di San Lorenzo

La città saluta il patron Merli. Ultimo giro allo stadio poi i funerali

La città saluta il patron Merli. Ultimo giro allo stadio poi i funerali

San Giovanni, ma non solo, è pronta a dare l’ultimo saluto a Marco Merli. L’ imprenditore sessantunenne nonché patron della Sangiovannese è infatti morto domenica scorsa, alle prime luci dell’alba, in un resort a Marrakech dove stava trascorrendo con la moglie Susanna e i due figli Francesco e Tommaso qualche giorno di vacanza concomitante con il compleanno della moglie. Un arresto cardiaco gli è stato fatale, la salma è rientrata in Valdarno nella tarda serata di mercoledì, fino a questo pomeriggio alle 13 sarà aperta la camera ardente nella chiesa di Santa Lucia, adiacente la misericordia cittadina, e poco dopo il carro funebre farà tappa al Virgilio Fedini, esattamente alle 14, per l’ultimo giro all’interno dello stadio che gli ha regalato gioie e dolori nel corso dei suoi sette anni di gestione diretta oltre ad essere stato, tra metà anni 90 e primi 2000, anche nel consiglio presieduto da Arduino Casprini.

Ad accoglierlo la prima squadra e le formazioni giovanili e femminili della società azzurra, non mancheranno poi i "fedelissimi" che ogni giorno sono presenti nell’impianto indipendentemente che si giochi oppure no. Tutti, poi, si sposteranno attorno alle 15 nella chiesa di San Lorenzo, in Piazza Masaccio nel pieno centro storico cittadino, per il funerale che richiamerà tantissime persone tra cui, sicuramente, le società sportive del territorio, gli ex tesserati e un folto numero dell’imprenditoria locale che, nel corso del tempo, ha apprezzato le sue doti umane e professionali. Merli, infatti, dopo aver gestito assieme al padre una cristalleria a Levane ha poi spostato gli interessi nel ramo immobiliare dando vita, alcuni anni fa, con altri soci, al complesso edilizio denominato "Foro Varchi, nato dalle ceneri dell’ex ospedale di Montevarchi, oltre ad altri importanti impegni nella vita quotidiana nella quale il calcio faceva, molto spesso, la voce grossa.

Era il classico "deus ex machina" della Sangiovannese che adesso dovrà ripartire punto e a capo per cercare di programmare il futuro senza la sua figura e le sue indubbie doti imprenditoriali, talmente importanti dal trovare e mettere sul piatto, anche di tasca propria, tante risorse per cercare di coprire senza affanni la stagione. Al termine delle esequie la salma sarà tumulata nel cimitero della Misericordia in località Montecarlo a San Giovanni. Lassù ritroverà tanti amici, fra tutti proprio Casprini e Graziano Gioli col quale ha condiviso, forse, gli anni più belli della storia quasi centenaria del sodalizio del Marzocco.