FRANCESCO TOZZI
Cronaca

La crisi del settore moda a Roma. Giani: "Serve un rilancio industriale"

Il commento del presidente della Regione Toscana dopo la riunione nella sede del Ministero del Made in Italy

Tiene banco la crisi e il rilancio del settore moda

Tiene banco la crisi e il rilancio del settore moda

di Francesco TozziMONTEVARCHI"Sono necessarie per tutto il 2025 misure di difesa del lavoro e di sostegno alla liquidità delle imprese" del settore moda. È il commento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani alla riunione del tavolo della moda che si è tenuta ieri mattina a Roma nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. "Le proposte del Governo - ha aggiunto Giani - sono ancora deboli sul versante del necessario rilancio industriale al passo col mercato internazionale e la necessità di mantenere elevato il livello di qualità delle produzioni". Se ne riparlerà al tavolo regionale per la moda che il governatore ha già convocato per il 4 febbraio. In quella sede si discuterà l’impostazione del memorandum per la difesa e il rilancio della moda in Toscana. Al tavolo convocato dal ministro Adolfo Urso è stata affrontata anche la natura della crisi del settore, che appare ancora lunga e strutturale. La Toscana, attraverso l’assessore regionale all’economia Leonardo Marras, ha proposto di far collaborare le imprese nella filiera, incentivarne la crescita anche attraverso acquisizioni e fusioni, offrire sostegno all’export per chi vorrà investire su marchi propri. "Dopo 20 mesi di calo continuo della produzione e per molte imprese anche di fermo, è evidente che la situazione richiede interventi straordinari non più rinviabili – ha dichiarato Marras - Come Regione Toscana chiediamo che il Governo agisca con determinazione, per garantire protezione al lavoro di tutti e 130mila addetti delle filiere toscane con ammortizzatori sociali adeguati e misure per la liquidità delle imprese e la loro sopravvivenza finanziaria". In Valdarno una famiglia su quattro è impiegata nella filiera della moda. A dicembre la cassa integrazione straordinaria per il comparto è stata prolungata a 12 settimane, rispetto alle 8 previste inizialmente, ed estesa a tutti i codici Ateco che lavorano nel settore, alcuni dei quali rimasti erano rimasti inizialmente esclusi.L’ampliamento della misura è avvenuto grazie all’approvazione all’unanimità, in commissione lavoro alla Camera, di un emendamento che ha come prima firmataria l’onorevole Tiziana Nisini, deputata aretina della Lega. Nelle ultime ore è stata Cna Arezzo a riaccendere i riflettori sulla vicenda, sottolineando che le misure tampone non bastano più. "È proprio il sistema - ha spiegato Paolo Pernici di Cna Federmoda - a chiedere di mettere in campo provvedimenti e strategie che siano in grado di tenere in vita una filiera che rischia altrimenti di arrivare collassata al momento dell’auspicata ripresa del mercato".