SAN GIOVANNI
A San Giovanni la raccolta differenziata è vicina al 60%. Gli ultimi dati, ancora non ufficiali, indicano una percentuale, nel 2023, del 58,89%. In cinque anni c’è stato un balzo di poco inferiore al 20%, considerato che, nel 2018, eravamo al 39,21%. Merito delle politiche attuate, delle campagne di sensibilizzazione, ma anche da una crescita del senso civico della popolazione, anche se le criticità ancora non mancano. Non sono del tutto scomparse, infatti, le segnalazioni di un non corretto conferimento dei rifiuti. In questi anni si è giunti all’omogeneizzazione del servizio di sistema di raccolta su tutto il territorio il comunale con la chiusura dei cassonetti ad accesso controllato. Le postazioni per il conferimento possono essere utilizzate unicamente attraverso le tessere 6card. Ciò ha portato, da un lato, all’aumento considerevole della percentuale della raccolta differenziata e dall’altro ha spinto i contribuenti a regolarizzare la propria posizione Tari, determinando una diminuzione dell’evasione. L’obiettivo è quello di arrivare, in futuro, all’applicazione della tariffa puntuale, che farà pagare al cittadino l’imposta in maniera commisurata alla quantità dei rifiuti che vengono prodotti e conferiti.
Sono state poi attivate le fototrappole, sistemi di videosorveglianza posizionati nei pressi delle postazioni di cassonetti che, appena rilevano un movimento, scattano video e foto sia di giorno sia di notte. Sono collocate in punti strategici del territorio comunale e vengono spostate periodicamente per un controllo più efficace ed efficiente. Lo scopo è quello di contrastare cattive abitudini: dalla mancata osservazione delle norme che regolano il conferimento di rifiuti nei cassonetti, all’abbandono di rifiuti ingombranti, agli scarichi di quelli speciali. A San Giovanni sono state poi introdotte le nuove figure degli ispettori ambientali. Hanno la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Si occupano, in primo luogo, di far rispettare il regolamento comunale, oltre alle norme nazionali in materia ambientale, focalizzando la loro attenzione sul fenomeno degli abbandoni e il decoro urbano. Fungono anche da supporto per i cittadini, che possono rivolgersi a loro per ottenere informazioni utili. Non sono armati, se non di fotocamera e cellulare, ma possono comunque chiedere le generalità.
Marco Corsi