REDAZIONE AREZZO

La febbre del gioco . Ogni aretino spende 1800 euro all’anno: puntate da 600 milioni

Un costo complessivo dei vari concorsi: sesta provincia in Toscana. Il ritorno ai livelli pre-Covid delle giocate fisiche, ma avanza l’online.

La febbre del gioco . Ogni aretino spende 1800 euro all’anno: puntate da 600 milioni

di Matteo Marzotti

AREZZO

Quasi 1.800 euro a testa all’anno, per la precisione la spesa per il gioco d’azzardo è di 1.788,75 euro per ogni abitante della provincia di Arezzo. Numeri da capogiro quelli forniti da Agorà Telematica, portale della Regione Toscana. Nel 2022 nel solo territorio aretino sono stati spesi quasi 600 milioni di euro per gratta e vinci, scommesse, lotto, slot e via dicendo. Una cifra che per la precisione ammonta a 596 milioni e 174.369 euro che divisi per gli abitanti della provincia (333.290, fonte Istat) fa 1.788,75 euro a testa. Considerando che non tutti scommettono ecco che il quadro lascia intendere la presenza di soggetti in grado di "bruciare" in dodici mesi somme davvero ingenti nelle scommesse e nelle giocate. Ma c’è di più. Della somma totale delle giocate circa 496 milioni sono stati vinti. Rispetto alla cifra complessiva ballano 100 milioni di euro. Grazie ad Agorà Telematica è possibile notare come 52 milioni dei giocatori aretini sono finiti nelle casse dell’erario, e che quindi lo Stato da qui trae risorse. Gli altri invece risultano come voce di spesa.

"Il quadro fornito da questi numeri è catastrofico" spiega senza usare mezzi termini il dottor Marco Becattini, responsabile area dipartimentale delle dipendenze ASL Toscana Sud Est. "Soprattutto la voce riguardante i milioni di euro di spesa - sottolinea Becattini - sono soldi che non tornano sul territorio, quindi in beni di prima necessità, in salute o formazione". Agorà permette anche di andare a vedere la tendenza delle giocate nell’Aretino. Dei quasi 600 milioni di giocate 318 milioni avvengono "fisicamente" tramite ad esempio gratta e vinci, e così via. I restanti 278 milioni invece provengono dalle giocate telematiche. Numeri tra l’altro in crescita per entrambe le tipologie. E se il gioco online durante il Covid, soprattutto in occasione del lockdown, era cresciuto esponenzialmente passando da 152 milioni di giocate nel 2020 a 251 milioni nel 2021, oggi il gioco fisico per gli scommettitori aretini è tornato ai livelli pre-Covid dopo la flessione (per così dire) registrata tra il 2020 (205 milioni) e 2021 (225 milioni). Numeri ben lontani dai 374 milioni giocati fisicamente nel 2019 e dai 318 di oggi.