CAMUCIA
Si è conclusa con una nota positiva la vicenda del compleanno della bimba di Castiglione del Lago che proprio il mese scorso era andato deserto e aveva fatto parlare i giornali di tutta Italia. I genitori della bambina, che si era ritrovata a festeggiare i suoi cinque anni da sola in una sala vuota di una ludoteca di Camucia, hanno deciso di convertire il dispiacere in una buona azione, facendo avere alla sezione nido del carcere di Rebibbia i tanti doni ricevuti in queste settimane. "Ci sono arrivati regali da diverse regioni d’Italia - spiegano -, da gente sconosciuta. Estranei che hanno pensato a nostra figlia. E noi abbiamo deciso di restituire tutto questo affetto a bambini, come lei quel giorno, privati della socialità". I regali sono arrivati da ogni parte d’Italia, nonostante l’anonimato della famiglia e gli appelli a fermare l’invio dei doni. "Avevamo provato a stoppare chi, con messaggi privati, ci chiedeva come mandare un regalo a nostra figlia - racconta il padre della bambina al quotidiano - ma qualcuno è riuscito a superare il nostro filtro.
C’è chi ha mandato i regali alla ludoteca di Cortona rimasta vuota quel giorno e chi ha pensato addirittura di inviarli al sindaco". Il caso mediatico aveva sì fatto montare l’indignazione e scatenato il dibattito sui social, ma aveva anche coinvolto molte persone nell’invio di regali che adesso, da Camucia e Castiglione del Lago, arriveranno alla sezione nido del carcere di Rebibbia grazie all’associazione "A Roma, insieme". Questa, che si occupa dei bambini che vivono la detenzione con le loro mamme, consegnerà loro i regali frutto del gesto di affetto e vicinanza che ha coinvolto tanti sconosciuti da tutto il Paese. Se i genitori della bimba non vogliono parlare di quanto accaduto alla festa per tutelare la figlia ed evitare di lasciarle memoria dell’accaduto, il padre commenta comunque positivamente l’epilogo finale di una vicenda iniziata tristemente. A La Nazione Umbria, ha spiegato come la sua famiglia sia stata inondata di affetto e di aver vissuto "Una risonanza che non ci aspettavamo". Ed è così che da un evento triste e da dimenticare nasce infine il bene, con un gesto di generosità verso bambini che sperimentano ogni giorno solitudine e difficoltà. "Anche dal dolore e da una bruttissima esperienza può nascere qualcosa di bello" hanno detto il papà e la mamma della piccola.
Serena Convertino