CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

La festa grande per i 120 anni . La banca eredita dipinti e disegni

Il regalo della vedova di Annigoni per l’istituto di credito di Anghiari e Stia: nascerà un museo adesso. L’altra sorpresa è la pubblicazione di cinque volumi che raccontano le storie delle aziende del territorio.

La banca di Anghiari e Stia festeggia 120 anni

La banca di Anghiari e Stia festeggia 120 anni

La notizia a suo modo più sensazionale - oseremmo dire, la vera sorpresa - è stata volutamente lasciata per la parte finale della conferenza stampa: in occasione dei 120 anni di attività, che festeggerà nel 2025, la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo (nata ufficialmente il 13 agosto 1905 con l’originaria denominazione di Cassa Rurale e Artigiana) diviene la beneficiaria di un eccezionale lascito testamentario di natura artistica: oltre 100 dipinti, 700 disegni, 500 sanguigne e alcuni affreschi staccati - più il cavalletto di pittore - del grande maestro Pietro Annigoni, che testimoniano vita ed evoluzione dell’uomo e dell’artista.

È stata la vedova, Rosa Segreto (morta nell’aprile di quest’anno), che venne ad Anghiari nel 2015 in occasione di una mostra sui macchiaioli e che, affascinata dalle bellezze del territorio, decise di affidare alla banca la conservazione e la valorizzazione delle opere del marito. Villa Gennaioli di Anghiari, a suo modo "quartier generale" della banca, diverrà perciò sede di un museo dedicato a Pietro Annigoni e luogo di conoscenza del maestro.

La comunicazione in videoconferenza è arrivata dal presidente Paolo Sestini, mentre il direttore generale Fabio Pecorari ha illustrato l’altro grande regalo di compleanno: cinque pubblicazioni di pregio con le storie delle singole aziende (tutte di successo e qualcuna anche di fama internazionale) che assieme alla banca hanno condiviso un percorso di crescita e sviluppo. Una produzione firmata da anghiaresi doc: il fotoreporter Giovanni Santi, il narratore Andrea Merendelli e il grafico Andrea Valbonetti.

Ieri mattina è stato distribuito il primo volume settoriale, dal titolo "Fili d’erbe e di tessuti" (ci sono Aboca, Biokyma, Busatti e Bma, tanto per citare le più note), i cui titolari fanno emergere punti di contatto con i valori e i principi ispiratori della banca. "Sono soprattutto storie di persone che hanno fatto crescere il nostro territorio – ha detto il dottor Pecorari – e che abbiamo affidato a tre professionisti di indubbia competenza per raccoglierle in testi scritti e illustrati. La nostra è infatti una banca di persone, che lavorano per le persone e che incentrano sulle persone la propria attività. Ci piaceva quindi valorizzare questo aspetto, invitando tutti a riflettere sulla strada compiuta in più di un secolo, ma anche sulle prospettive e sulle sfide future che ci attendono".