Suona l’allarme della Fisac Cgil Toscana sui dati Bankitalia che certificano la riduzione degli sportelli bancari in regione nel 2023 e il calo del numero dei dipendenti. Dal 2022 al 2023 - evidenzia il sindacato in una nota - in base ai dati diffusi da Bankitalia si sono persi 60 sportelli bancari (-3,8%). "La maggior parte di questi sono su Firenze (12), ma sono le province più piccole a segnare gli andamenti peggiori come Pistoia (-8,7%) o Massa Carrara (-7,9%). Il dato regionale è in linea con quello nazionale. Analogo andamento se si fa riferimento agli ultimi 15 anni. Seppur rispetto alla media nazionale (34 ogni 100 mila abitanti) la situazione locale risulti migliore (41 ogni 100 mila), il dettaglio per provincia conferma ancora una volta una maggiore e progressiva rarefazione nelle province più piccole come ad esempio Massa (-7,5%), Pistoia (-8,3%) per arrivare al dato di Arezzo dove il segno meno è riferito al 4,7%. Stabili invece il numero dei comuni bancati". I dati di Banca d’Italia continuano "a raccontare una decisa diminuzione dei dipendenti bancari: in Toscana il calo è più accentuato rispetto al dato italiano. Nel 2022 i lavoratori nel settore in Toscana erano 18.573 e in Italia 264.132, e nel 2023 rispettivamente 17.962 e 261.976. A livello provinciale Firenze è la realtà territoriale che perde di più (-8%). Nel 2015 i dipendenti in Toscana erano 24.156 e a livello nazionale 302.729.
"Rinnoviamo ancora il nostro appello alle istituzioni e alle aziende di credito a trovare soluzioni opportune per il bene dei cittadini - afferma Paolo Cecchi, segretario generale di Fisac Cgil Toscana -. Gli sportelli mobili presenti a giorni alterni già sperimentati in alcune aree del Paese, oppure l’integrazione con altre tipologie di servizi, possono dare risposte a questo problema, insieme ad un’ampia campagna di educazione finanziaria per i cittadini toscani al fine di accrescere le conoscenze digitali e bancarie".