Giostra, lancia d’oro alla prova del nove. Torna la consegna in tribuna

Il sindaco: "Nessuno del pubblico o del quartiere vincitore dovrà avvicinarsi fino all’esecuzione dell’inno"

Il rettore di Porta Crucifera Andrea Fazzuoli

Il rettore di Porta Crucifera Andrea Fazzuoli

Arezzo, 22 giugno 2024 – La Giostra vede anche il ritorno della cerimonia di consegna della lancia d’oro in tribuna A dopo un lungo esilio durato ben otto anni. Prima in un terrazzino in fondo alla piazza e vicino al pozzo, lo scorso anno dal palchetto dell’Araldo alla Colonna infame.

Un ritorno alla tradizione scandito però da alcuni ma. Nessuno, dal pubblico in piedi o dalle tribune, potrà entrare in Piazza prima della fine della cerimonia che durerà diversi minuti.

Prima l’annuncio dell’Araldo del quartiere vincitore, poi l’esecuzione dell’inno Terra d’Arezzo, e infine la consegna da parte del sindaco della lancia d’oro al rettore vincitore. Solo dopo questo atto si potrà scatenare la festa. E il sindaco Alessandro Ghinelli su questo è stato molto categorico in occasione della presentazione della lancia d’oro dedicata a Giorgio Vasari.

"La consegna - ha detto - verrà effettuata da me al rettore del quartiere vincitore su una struttura sistemata fuori dalla tribuna A con la raccomandazione che una volta annunciato il quartiere vincitore da parte dell’araldo nessuno del pubblico in tribuna e in piedi si muova fino alla fine dell’esecuzione dell’Inno Terra d’Arezzo solo al termine del quale avverrà la consegna".

E il pubblico ce la farà a trattenersi per un periodo così lungo? Secondo Paolo Bertini, consigliere comunale delegato alla Giostra è l’occasione per dare un ulteriore segnale alle forze dell’ordine della maturità raggiunta dal mondo della Giostra.

"Riportare la consegna della lancia d’oro in tribuna A - dice - è stata davvero una bella conquista. Non è stato facile avere la fiducia del prefetto e del questore, ma ce l’abbiamo fatta. In cambio ci chiedono un comportamento idoneo da parte di tutti. E in più dobbiamo dare una maggiore sacralità a questa cerimonia. E non capisco chi non vuole attenersi alle nuove regole, chi non vuole santificare questo momento così importante della Giostra".

Stasera ci sarà la prova del nove. per capire se, soprattutto i non figuranti, sapranno aspettare il via libera prima di esultare. Ma prima di questo ci sarà una lunga giornata di festa.

Sveglia alle sette in punto con il primo colpo di mortaio. Alle 11 il secondo per la lettura del bando da parte dell’Araldo che si recherà in punti strategici del centro storico, prima alla Pieve di Santa Maria, poi in San Michele, all’incrocio tra Corso Italia e via Roma e infine in piazza San Francesco.

Alle ore 18.30 la benedizione dei giostratori e degli armati dei quartieri. Porta Crucifera nella chiesa di Sant’Agnese, Porta del Foro in San Domenico, Sant’Andrea in Sant’Agostino e Porta Santo Spirito nella chiesa di Sant’Antonio.

Alle 19 il ritrovo in San Domenico e alle 19.30 l’inizio del corteo storico che arriverà sul sagrato del Duomo alle 19.45 per ricevere la benedizione solenne da parte del vescovo Andrea Migliavacca.

Sfilata per il centro storico e alle 21.30 ingresso del corteo in Piazza Grande annunciato da un quinto colpo di mortaio. Poi sarà davvero Giostra.

So.Fa.