La Liberazione del nonno. Aveva contribuito 80 anni fa a salvare la città dall’orrore. Il nipote ospite alla festa

Il carrista inglese appare nelle foto del luglio 1944 nella zona di Olmo "Per me e per la mia famiglia è un’emozione esserci" scrive sui social. Due giorni di eventi tra musica, cerimonie e incontri: il programma. .

La Liberazione del nonno. Aveva contribuito 80 anni fa a salvare la città dall’orrore. Il nipote ospite alla festa

La Liberazione del nonno. Aveva contribuito 80 anni fa a salvare la città dall’orrore. Il nipote ospite alla festa

Erano le 20.30 di domenica 16 luglio 1944. "Arezzo è stata liberata dai partigiani della XXIII brigata garibaldina Pio Borri" disse l’annuncio di Radio Londra. Una giornata raccontata ancora oggi da numerosi scatti, quello forse più noto vede un carrarmato degli Alleati, con sopra una bandiera inglese passare per il centro storico scortato da vari uomini, tra cui un frate, festanti. La vita tornava in città, ma soprattutto la libertà, pagata a caro prezzo. Furono oltre 3mila coloro che furono uccisi a causa della guerra. Solo pochi giorni prima, il 14 luglio, a San Polo 65 tra uomini, donne, anziani e bambini persero la vita per mano dei nazisti in ritirata.

Arezzo non dimentica. A 80 anni esatti dalla liberazione, dal sacrificio di uomini e donne per la libertà, ecco un programma di iniziative che parte oggi con la deposizione di una corona di alloro ai caduti del Mulinaccio a cui seguirà una funzione religiosa. Un momento analogo è in programma poi domenica prossima a San Polo e San Severo, quindi il 16 luglio alle 17 l’appuntamento nella sala del consiglio comunale di Arezzo. A Palazzo Cavallo si terrà un evento che vede in prima linea Regione Toscana, Provincia e Comune di Arezzo insieme all’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia, la Confederazione Provinciale fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, e l’Istituto Storico Aretino della Resistenza e dell’Età Contemporanea.

"Arezzo tra attesa, stragi e liberazione. Gli Alleati, i Partigiani, la Chiesa locale", il titolo. Tra i relatori Daniele Cesaretti, esperto della campagna d’Italia 1943-45 che si occuperà nel suo intervento delle linee difensive tedesce in particolare "Da Roma verso la Linea Gotica". Uno spazio, un’area vasta sulla quale si incentrarono le battaglie sulle linee difensive delle truppe tedesche in ritirata. Sarà presente anche Vittorio Gepponi, docente presso la Pontificia Università Antonianum. Quindi la parola a Santino Gallorini, da sempre in prima linea quando si tratta di ricerca e storia aretina. Gallorini nel suo intervento parlerà dell’attesa partigiana e della strage di San Polo che, come detto, si consumò a pochissime ore dalla liberazione della città di Arezzo. Tra gli ospiti anche Gareth Scanlon, nipote di un carrista inglese che entrò in città e di fatto tra coloro che liberarono Arezzo quel 16 luglio. Scanlon è autore di un libro intitolato "Camouflage list" incentrato sulle divise mimetiche usate dalle brigate della VI divisione corazzata in Italia proprio nel corso della campagna del 1944. "Questa fotografia è stata inevitabilmente il catalizzatore che ha dato il via al mio progetto di ricerca che è culminato nella scrittura di Camouflage list - ha detto Gareth Scanlon - Venire ad Arezzo sarà un momento profondamente importante per me e la mia famiglia e non vedo l’ora di poter seguire le sue orme".

Ma il 16 luglio vedrà in calendario anche l’omaggio ai caduti che riposano a Indicatore nel cimitero del Commonwealth e in quello urbano. Spazio quindi alla messa in cattedrale, all’appuntamento in Comune e al monumento al Poggio del Sole, fino al concerto della Filarmonica Guido d’Arezzo in Piazza della Libertà.