LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La maestra compie 100 anni. Andava sul mulo dagli alunni. Girava il paese in lambretta

Lidia sarà festeggiata oggi dal sindaco Agnelli: una targa per lei al Santuario del Bagno "Il mio segreto? Stare in mezzo alla gente, aiutare, confrontarsi per restare lucidi". Subito dopo la guerra insegnava ai contadini. Fu tra le prime patentate di Castiglioni.

Lidia Polidori ha raggiunto il traguardo del secolo di vita: un paese in festa

Lidia Polidori ha raggiunto il traguardo del secolo di vita: un paese in festa

Ha una formula, non magica ma di vita. La tiene in tasca, la porta sempre con sè, fin sul traguardo di oggi. Cento anni. E se le gambe sentono il peso degli anni, gli occhi di Lidia Polidori raccontano tutto l’entusiasmo di una donna tenace, che ha costruito tanto nella sua comunità. Prima a scuola, poi nel volontariato e in parrocchia. La formula? "Stare in mezzo alla gente, aiutare, confrontarsi per crescere", rimarca col piglio dell’insegnante, quel mestiere che sentiva dentro fin da piccola e poi è diventato "passione quotidiana in mezzo ai miei ragazzi". Ecco: "in mezzo". Lidia lo scandisce anche adesso che esce poco di casa, anche se la sua casa è aperta a tutti e spesso riceve le visite di persone impegnate nelle associazioni di volontariato che le chiedono consigli e informazioni tecniche. Non sfugge nulla a Lidia che si aggiorna sui temi che più la interessano e resta collegata con la sua comunità. E Castiglion Fiorentino la festeggia con tutti gli onori, ma sopratutto con affetto e gratitudine. Capelli bianchi come la neve, un piccolo collier di corallo, seduta nel soggiorno dove trascorre molte ore: ma la quiete ordinaria oggi è rotta dalla gioia della festa. Lidia ha già ricevuto la visita del sindaco Mario Agnelli e del parroco. E poi amici e familiari, tutti intorno a lei. La fascia tricolore del primo cittadino è il segno della solennità di uno snodo importante della vita. Lei ci è arrivata con la potenza della sua vitalità, la curiosità, il desiderio di "conoscere per migliorarsi, comprendere, aprirsi sempre più agli altri".

Una vita tra i banchi di scuola, cominciata nel 1945 quando insegnava a leggere e scrivere ai contadini, e proseguita nelle aule del paese fino al 1993, anno della pensione. Senza dimenticare il primissimo incarico: "Ero stata assegnata alla scuola di Presciano, in alta Valtiberina: arrivavo a Sansepolcro con la corriera e da lì salivo a piedi, poi su di un somarello guadavo il Marecchia per raggiungere i miei alunni". Non si è mai fermata Lidia, per lunghi anni al fianco dell’adorato marito Fiorenzo Zini, per tutti Renato. "Il giorno più bello? Il matrimonio. Non per accasarmi ma perchè ero sicura di fare la scelta giusta e volevo costruire la nostra famiglia". Non ha avuto figli, Lidia ma tantissimi alunni che considera un pò figli anche suoi. Eppoi ha avuto le persone incontrate negli anni di catechismo nella parrocchia del Rivaio, nelle associazioni di volontariato nelle quali ha operato: è stata "l’anima" della Consulta del volontariato. Una donna sempre in movimento: "Negli anni Cinquanta portavo la lambretta, nel 1965 ho preso la patente e ho guidato l’auto per mezzo secolo. Sono una delle prime patentate a Castiglioni". Lo dice rivendicando un impegno e al tempo l’autonomia di una donna impegnata su mille fronti. Ieri come oggi, perchè Lidia è attenta a tutto e per tutto ha una parola, un pensiero, una riflessione. Al sindaco Agnelli ha raccontato un pezzo della sua vita con l’entusiasmo di chi è solo all’inizio del cammino. E lui, quasi frastornato da tanta energia, ammette: "Difficile trasmettere a parole la vitalità di questa donna. Di centenari ne ho festeggiati tanti, ma la signora Lidia Polidori oltre ad avere tanto da raccontare, lo fa in modo amabile e spassoso".

Lei sta seduta e sorride nelle foto di rito che incorniciano la giornata che apre il weekend dei festeggiamenti. Lidia oggi riceverà una targa ricordo per il suo impegno come volontaria al Santuario del Bagno e l’abbraccio di chi suonerà il campanello di casa semplicemente per dirle grazie. Pensa ai suoi cento anni e li sfida: "Vorrei tornare indietro per rifare tutto ciò che ho fatto ma con maggiore impegno".