
di Lucia Bigozzi
Chiara, 27 anni fa la spola tra Foiano e Bologna e in dieci anni non si è persa una prova. Nel frattempo si è diplomata, laureata in ingegneria meccanica, ora dottoranda con il pallino della ricerca. Maria Chiara, 25 anni, farmacista da cinque mesi e a gennaio il primo lavoro, considera "il gruppo" un’esperienza "irrinunciabile anche quando avrò una famiglia". Elisa Pasquini, pianista e direttore di coro, guida il "gruppo" da quando aveva 24 anni ed è "cresciuta coi ragazzi". E’ la magia del coro giovanile "Effetti Sonori" che nasce a Foiano il 13 dicembre 2011, diventa associazione culturale (al timone Roberto Reali, la passione per il canto ha contagiato moglie e figli), lancia la scuola di musica che ha seguito quasi 700 ragazzi: "Alcuni oggi si apprestano a studiare al Conservatorio, la band dei Ros concorrenti di X Factor ha un nostro ex corista" rivendica fiera Elisa che ha "allargato" la famiglia canora alle "voci bianche e al coro delle mamme". In cima ai traguardi raggiunti colloca il più importante, due anni fa: "Il primo posto al concorso Polifonico Guido d’Arezzo nella categoria cori misti", ma c’è un altro "cameo": "Dieci ragazzi hanno superato l’audizione e fanno parte del Coro giovanile toscano".
La "cifra" dell’ensemble è l’età, 24 coristi tra i 16 e i 30 anni, e un repertorio che spazia dal vocal pop alla musica antica, ai classici. La storia degli Effetti Sonori gira attorno al concetto di "fratellanza" che ha cementificato rapporti e relazioni: sono nati e finiti amori, ma soprattutto "abbiamo condiviso le fasi della nostra età, dalle superiori all’università e il legame che ci unisce è fortissimo. Il coro è anche la ‘casa’ dei nostri ragionamenti su ciò che accade, sul futuro", sottolinea Maria Chiara che si emoziona "all’idea che con la sola voce tante persone creano l’armonia di un canto". Un tesoretto "unico. Io viaggio ogni weekend da Bologna a Foiano perché siamo uniti dalla stessa passione e dopo le prove o un concerto, ci troviamo davanti a una birra a parlare di politica, filosofia, attualità, non di calcio o moda. E’ molto stimolante per tutti, è un confronto continuo", osserva Chiara. Per lei il coro è "il sostegno che mi accompagna negli studi, una boccata di aria fresca.
E’ così anche adesso e non saprei rinunciarci". Il lockdown e le prove on line "sono stati un’esperienza da dimenticare perché distanza e chiusura rendevano tutto complicato". Elisa disegna sul pentagramma i prossimi dieci anni: "Ora che sono quasi tutti tra l’università e il lavoro, dovremo aggiustare il calendario delle prove e, tra un po’, togliere la definizione giovanile, ma il coro è pronto per nuove navigazioni". La prima, in presenza, è a Foiano domenica (alle 21) nella chiesa di San Domenico, già sold out.