FEDERICO
Cronaca

La mappa del dolore 36 stragi in 5 mesi. Si apre uno spiraglio per avere giustizia

La prima sentenza a favore dei parenti delle vittime di Civitella è una speranza per che ha subito gli atti criminali dei nazifascisti.

La mappa del dolore 36 stragi in 5 mesi. Si apre uno spiraglio per avere giustizia

La mappa del dolore 36 stragi in 5 mesi. Si apre uno spiraglio per avere giustizia

D’Ascoli

Difendere la memoria diventa dunque una battaglia (non violenta) di civiltà. Il sacrificio dei tanti eccidi che hanno dato alla provincia di Arezzo la medaglia d’oro al valore militare, consegnata 40 anni fa dal presidente della Repubblica e partigiano della prima ora Sandro Pertini. Per la festa del 25 Aprile anche il successore Sergio Mattarella aveva reso omaggio alle vittime civitelline. "Si trattò di gravissimi crimini di guerra, contrari a qualunque regola internazionale e all’onore militare. E, ancor di più, ai principi di umanità". Ad ascoltare Mattarella, due mesi fa, c’era anche Cipriano Bonechi, che aveva 8 anni quando gli uccisero il padre, e ha consegnato una lettera al presidente, chiedendogli di intervenire per sbloccare i risarcimenti alle vittime delle stragi naziste che da ottant’anni aspettano giustizia. "Non è una questione di soldi: ormai siamo vecchi. È per affermare il principio che abbiamo subito un grave torto e abbiamo ragione" spiegava Bonechi due mesi fa e forse ha aperto una breccia. Le cause civili avviate contro la Germania sono 1.350. Lo Stato tedesco non riconosce l’iniziativa dei magistrati italiani e non si presenta in tribunale. Ma le prime sentenze danno ragione alle vittime: la competenza è italiana e reati tanto gravi non si prescrivono. Ma siccome l’Avvocatura spesso fa ricorso, la vittima deve attendere la sentenza definitiva e poi mandare copia al ministero dell’Economia, che gestisce il Fondo e che ha 180 giorni di tempo per pagare. Creare un fondo per le vittime e poi utilizzare tutti i cavilli per non darli mai: un paradosso indegno per un Paese civile.