Da pochi giorni ha un posto d’onore all’interno dei musei Vaticani. È una copia di un capolavoro, ma è di per sé un capolavoro eseguito alla perfezione. A realizzare l’opera ci ha pensato la scultrice castiglionese Claudia Chianucci insieme al collega Rocco Spina. Si tratta della copia in gesso della famosa Pietà Bandini, celebre opera di Michelangelo Buonarroti il cui originale si trova nel Museo dell’Opera del Duomo a Firenze.
Raffigura la Deposizione di Cristo tra la Madonna, la Maddalena e Nicodemo su cui Michelangelo lavorò tra il 1547 e il 1555 circa come monumento per la propria sepoltura in una chiesa dell’Urbe, ma lasciandola incompiuta e frammentata. La scultrice castiglionese ne ha realizzato la riproduzione per conto del Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze dove lavora ormai da qualche anno.
Come e perché nasce questo lavoro?
"Ho il privilegio di lavorare ormai da qualche anno al Liceo artistico statale di Porta Romana la cui storia affonda nelle origini fiorentine più antiche e nobili. Al suo interno trova spazio la Gipsoteca, donata nel 1929 dal Re e che consta di oltre 3000 modelli provenienti dalla raccolta di Oronzo Lelli. La scuola è oggi anche laboratorio, bottega, dove vengono creati le copie e gli stampi di sculture. Ha delle commissioni, sia private che pubbliche. È in questo contesto che i musei Vaticani ci hanno scelto per poter realizzare la copia dell’opera di Michelangelo. Un lavoro che abbiamo realizzato in tandem io e il professor Spina che è anche responsabile della Gipsoteca".
È stato un lavoro impegnativo? Quanto tempo c’ è voluto? "Ci sono voluti più di due mesi di lavoro. È una opera imponente di quasi 3 metri. Una parte dei pezzi sono stati realizzati con i calchi storici a tasselli realizzati nel 1800 e una parte con calchi un po’ più recenti, però sempre della collezione storica della Gipsoteca. È stata un’esperienza professionale importante. È stato anche un modo per capire le mie possibilità, cioè, realizzare una struttura così grande, così complessa".
Un lavoro che ormai porta avanti da molti anni quello della realizzazione di copie. Quante le soddisfazioni?
"Ho lavorato e lavoro per molti enti pubblici, musei e anche privati. Ogni volta è una soddisfazione nuova"
La passione per la scultura ce l’ha da sempre?
"Ho sempre avuto bisogno di fare sculture. Il percorso di studi mi ha formato all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ho iniziato un percorso artistico importante anche all’estero. Recentemente ho esposto in Armenia e in Turchia".
Ha avuto anche una collaborazione con il suo collega castiglionese Scatragli?
"È un amico. Abbiamo fatto un’unica collaborazione a Castiglion Fiorentino per la copia della statua del Cristo alla Colonna della Misericordia"
Progetti futuri?
"Prosegue il mio lavoro di insegnante al Liceo artistico e dopo le ore di lezione, lavoro come formatrice alla produzione delle copie. Ho commissioni da enti pubblici e privati di cui non posso parlare per motivi di riservatezza. Contemporaneamente continua il mio percorso artistico personale per nuove mostre sia in Italia sia all’estero".