REDAZIONE AREZZO

La pace nel nome di San Francesco. Dalla Verna una reliquia per Kiev

Inserita all’interno di una croce è stata inviata in Ucraina come simbolo di fratellanza contro tutte le guerre. Due giornate per un momento di preghiera in piazza: primo raduno in un luogo aperto dall’inizio del conflitto. .

La pace nel nome di San Francesco. Dalla Verna una reliquia per Kiev

di Matteo Marzotti

CHIUSI DELLA VERNA

Dal Monte Verna a Kiev, un simbolo di pace e fratellanza, una reliquia per chiedere pace sull’Ucraina e sui tanti fronti di guerra, compreso quello che si è riaperto con forza tra Israele e Hamas. È con questo spirito che dalla Verna una croce con una reliquia arriverà domani a Kiev come simbolo di pace su una nazione come quella Ucraina, martoriata dalla guerra, ma - come spiega la comunità francescana - anche per inviare un messaggio di speranza in Terra Santa e in tanti altri teatri di guerra sparsi nel mondo. La croce è stata consegnata da frate Livio Crisci, ministro provinciale dei Frati Minori di Toscana, a Francesco Zecca, frate della provincia salentina dei francescani e responsabile nazionale di Giustizia, pace e integrità del creato dei frati minori d’Italia. La consegna ha avuto luogo in occasione dell’incontro della Conferenza dei ministri provinciali d’Italia e Albania, di cui lo stesso frate Livio è vice presidente. La croce con la reliquia dal monte Verna sarà consegnata dallo stesso frate Zecca ai confratelli ucraini in occasione della partecipazione di una delegazione di frati minori dell’equipe nazionale Giustizia e pace all’iniziativa promossa per le giornate di sabato 14 e domenica 15 ottobre dal Movimento europeo di azione nonviolenta in Ucraina. "In particolare - spiega lo stesso fra Zecca - sabato parteciperemo ad un momento di preghiera ecumenica in piazza Santa Sofia, a Kiev. Sarà un segno importante perché è la prima volta dallo scoppio della guerra che viene organizzato un raduno di preghiera con la partecipazione degli stessi ucraini in un luogo aperto".

L’iniziativa è stata benedetta da Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, e dal cardinale Zuppi, presidente Cei a cui Papa Francesco ha affidato la missione di pace per provare ad arrivare alla fine delle ostilità in Ucraina. "A rappresentare i frati minori d’Italia saremo quattro religiosi - continua frate Francesco - e saremo particolarmente felici di portare con noi la croce che arriva dal monte della Verna e che sabato consegneremo al ministro provinciale dei frati minori ucraini, a pochi mesi ormai dall’apertura dell’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco".

Già perchè secondo le agiografie il poverello di Assisi durante un momento di preghiera, il 14 settembre del 1224 alla Verna, vide comparire le stimmate. "Se i segni hanno un valore di profezia - aggiunge frate Francesco - crediamo che portare a Kiev la croce con la reliquia della Verna significhi abbassare le difese, come fece Francesco in quel settembre del 1224 e lasciare a Dio l’iniziativa, perché converta le tante ferite aperte nel cuore dell’Ucraina in spazi sufficienti perché filtri la pace non solo lì ma in tutte le zone di guerra, ad iniziare da Gaza". Parole a cui fanno eco quelle di frate Livio Crisci e frate Guido Fineschi, guardiano del santuario toscano. "Ci pare un segno molto significativo e nient’affatto scontato quello di far arrivare dalla Verna una reliquia che toccherà il suolo ucraino. Noi accompagneremo questo viaggio con la preghiera, certi che il Signore saprà portare a compimento l’opera di riconciliazione di cui l’umanità oggi ha un grande bisogno".