SONIA FARDELLI
Cronaca

La prima volta di capitan Gavagni "Vincere così ha un sapore unico"

Trent’anni, cresciuto nel quartiere, ha fatto tutta la gavetta prima di arrivare a guidare gli armati "Con Martino Gianni e i giostratori un rapporto speciale: è questo il segreto del nostro successo".

La prima volta di capitan Gavagni "Vincere così ha un sapore unico"

di Sonia Fardelli

Andrea Gavagni, trent’anni, funzionario dell’Agenzie delle Entrate, si gode la sua prima vittoria da capitano. È entrato ragazzino al quartiere e si è fatto tutta la gavetta da figurante. È stato vice presidente del Comitato giovanile e si è messo al servizio del quartiere, facendo il cameriere e stando anche alle griglie. Quando è riuscito ad entrare nel gruppo di lavoro delle scuderie, ha però trovato la sua vera dimensione, sempre a contatto con i giostratori e i cavalli.

Gavagni, che sapore ha questa vittoria arrivata subito dopo l’ingaggio di Martino Gianni? Quali lacune è riuscito a colmare il nuovo allenatore?

"Il sapore della vittoria te lo immagini, te lo sogni, ma finché non arriva non lo puoi gustare. Questa vittoria è stata unica e mi ha dato una grande soddisfazione. Martino ha portato serenità e consapevolezza al quartiere. Conta il lavoro, conta il metodo con cui lo si fa, ma conta anche avere in piazza uno stratega come lui".

La decisione di far correre il primo spareggio a Tommaso Marmorini, come è maturata?

"Dopo la sua carriera abbiamo parlato con Martino e con lo stesso Tommaso e gli abbiamo chiesto se aveva capito dove aveva sbagliato. Lui ci ha assicurato di sì. Ho chiesto un parere anche a Martino e lui mi ha detto che non aveva preferenze, che decidessi come volevo per gli spareggi. Mi sono preso qualche attimo per pensare camminando lungo la lizza. Poi ho deciso di far tirare Tommaso Marmorini, nonostante nella prima carriera avesse fatto quattro e Saverio Montini cinque. Ero sicuro che voleva riscattarsi e non poteva fallire. Ed umanamente era giusto che mettesse anche la sua firma su questa vittoria".

Capitano giovane e giostratori giovani, come vive Andrea Gavagni questa esperienza?

"La vivo molto bene, tra noi c’è un rapporto speciale che va oltre i ruoli. Con Tommaso Marmorini siamo cresciuti insieme e c’è tra noi un grande rapporto di amicizia. Per questo possiamo permetterci di essere molto schietti l’uno con l’altro e dirci chiaro e in faccia quello che pensiamo non vada bene. Saverio è più piccolo di noi. Lo abbiamo visto bambino al quartiere e crescere anno dopo anno. E quindi anche con lui c’è un rapporto molto diretto. Non ricorriamo mai ad atteggiamenti tra virgolette politici tra di noi, questa amicizia ce lo vieta".